La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, il sindaco Giovannelli: stop ai roghi o chiudiamo il campo rom

di Serena Lullia
La riunione in aula consiliare con il sindaco e le famiglie Rom
La riunione in aula consiliare con il sindaco e le famiglie Rom

Dopo l’ennesimo incendio il sindaco ha incontrato le famiglie che vivono a Colc.  Dovranno bonificare l’area dalle discariche e fare la raccolta differenziata

21 maggio 2016
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OLBIA. Lucida il pugno di ferro e chiarisce le regole della buona convivenza. Il sindaco Gianni Giovannelli incontra le famiglie che abitano nel campo rom, rinfresca la memoria a tutti i componenti sul regolamento della struttura e dà un ultimatum. Se i roghi di rame e la formazione di discariche all’esterno della zona di Colcò andranno avanti, il primo cittadino firmerà l’ordinanza di chiusura del campo nomadi.

Roghi e discariche. Il giro di vite nasce dopo i continui roghi di rame segnalati nell’area intorno al campo. «Una pratica diffusa non tanto all’interno del campo ma all’esterno, nelle immediate vicinanze – spiega il sindaco – . Oltre a questo problema ci sono le discariche e il fatto che le famiglie non facciano la raccolta differenziata come tutti i cittadini».

La comunità rom ha nominato due portavoce per tenere i rapporti con il Comune. Sono stati loro ad avere un primo faccia a faccia con il sindaco Giovannelli qualche settimana fa. Al tavolo anche la polizia locale. «In quella occasione abbiamo fatto presente le questioni che non possono più essere tollerate – sottolinea il primo cittadino – e abbiamo ricordato le prescrizioni contenute nel regolamento. Ho chiarito in modo forte che di fronte a una situazione arrivata ormai al limite avremmo chiuso il campo rom. Bruciare il rame è una pratica altamente dannosa per la salute delle persone e inquinante per l’ambiente. Inoltre a breve aprirà la prima parte della quattro corsie per Sassari e non possiamo permetterci di assistere a epidosi di questo tipo. In passato le famiglie che non rispettavano le regole sono state espulse come prevede il regolamento». Molto più di una tirata di orecchie. I due portavoce del campo rom hanno riferito l’ultimatum dell’amministrazione alle famiglie che vivono nella struttura creata dal Comune e monitorata dai Servizi sociali. Ne è scaturita una nuova riunione a cui hanno partecipato i rappresentanti dei nuclei familiari, il sindaco, il comandante della polizia locale Giovanni Mannoni, gli assessori ai Servizi sociali Rino Piccinnu e alla Sicurezza Ivana Russu, Giusy Biosa referente dei Servizi sociali per il campo. «Il messaggio è stato recepito – afferma Giovannelli – . Si sono impegnati a fare la raccolta differenziata e hanno comunicato di aver già iniziato le bonifiche delle discariche. Continueremo a monitorare con attenzione che gli impegni assunti in modo formale vengano portati avanti. Se così non dovesse avvenire avvieremo la procedura che mi porterà a firmare l’ordinanza di chiusura del campo».

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