La Nuova Sardegna

Olbia

Loiri Porto San Paolo, bufera sulla Multiservice srl

di Giampiero Cocco
Il municipio di Loiri Porto San Paolo
Il municipio di Loiri Porto San Paolo

Indagato per peculato l'amministratore unico della municipalizzata Mario Pileri, dimissionario da pochi mesi

30 aprile 2016
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LOIRI PORTO SAN PAOLO. Poco meno di due mesi fa si era improvvisamente dimesso dall’incarico di amministratore unico della Multiservice srl, municipalizzata del comune di Loiri Porto San Paolo che gestiva, in piena autonomia, dal lontano 2007. Venerdì  29,  Mario Pileri, 40 anni, consulente del lavoro con studio ad Arzachena, è stato raggiunto da un avviso di garanzia per peculato continuato, mentre i suoi conti correnti personali in una banca del paese sono stati sottoposti a sequestro penale su disposizione della procura della Repubblica di Tempio.

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Gli investigatori da oltre un anno indagano sull’operato dei Pileri nella società di servizi, che è controllata dal Comune. La consistenza del “buco” nelle casse comunali sarebbe altissima, quasi duecentomila euro “evaporati” nel corso degli anni a causa di prelevamenti e pagamenti effettuati, parrebbe, senza alcuna pezza giustificativa. L’amministratore unico era stato nominato nel 2007 dall’ex sindaco Giovanni Inzaina a capo della Multiservice srl – società che agisce in house providing, per conto dell’amministrazione comunale, occupandosi di diversi servizi pubblici quali il trasporto dei rifiuti urbani, la gestone dell’ecocentro comunale, la raccolta dei tributi locali, la gestione dei pontili sul mare di Porto San Paolo e di Cala Finanza, oltre a servizi vari.

Pileri era stato riconfermato dalle amministrazioni successive e avrebbe goduto di totale discrezionalità nell’amministrare i fondi della società comunale. Tanto da potersi permettere, stando all’inchiesta condotta dal sostituto procuratore della Repubblica di Tempio, Roberta Guido, prelevamenti in contanti dai conti correnti della stessa Multiservices srl per non meglio precisate “spese generali”, oltre ai pagamenti con assegni di benefit del tutto personali. Una lunga serie di presunti ammanchi per i quali è stato raggiunto dall’avviso di garanzia che gli è stato notificato ieri mattina.

Il fulmine giudiziario scagliato dalla procura della Repubblica di Tempio non sarebbe caduto proprio a ciel sereno sul Comune amministrato dalla giunta guidata dal sindaco Giuseppe Meloni, avvocato e consigliere regionale del Pd. Le avvisaglie di tempesta che si addensavano sulla società in house all’ombra dell’isola di Tavolara si erano avute già da tempo, cioè da quando i carabinieri del nucleo investigativo del reparto territoriale di Olbia, indagando su banali furti di gasolio dai mezzi di trasporto dei rifiuti urbani, si imbatterono in pagamenti non dichiarati o giustificati in alcun registro ed effettuati con assegni della Multiservice srl. Titoli di credito che sarebbero stati in uso all’amministratore unico.

Al momento non è ancora ben chiara la reale portate dell’indagine, che sarebbe finalizzata a chiarire come mai il consulente del lavoro avesse carta bianca nel gestire fondi pubblici senza alcun rendiconto annuale. La Multiservice, tra i suoi compiti istituzionali, ha avuto anche il compito di predisporre un protocollo di intervento anticorruzione su tutti gli appalti pubblici e sulla rotazione del personale nei diversi incarichi direttivi. Dopo le improvvise dimissioni dell’amministratore unico della Multiservice srl, la giunta comunale, alcuni mesi fa, ha delegato una funzionaria dipendente del settore economato ad assolvere il compito di gestire, temporaneamente, la municipalizzata.

La clamorosa indagine, coordinata dalla procura della Repubblica è soltanto agli inizi. C’è ancora da verificare, infatti, quanto è accaduto dentro la Multiservices srl dal 2007 a oggi.

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