La Nuova Sardegna

Olbia

Pontili a Budelli e Spargi, per Grig sono illegittimi

Pontili a Budelli e Spargi, per Grig sono illegittimi

La Maddalena, l’associazione ecologista contraria alle richieste di alcuni privati Il presidente Deliperi: «L’attuale quadro normativo non consente nuovi approdi»

23 aprile 2016
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LA MADDALENA. Altro che provvedimenti salva paradiso ipotizzati dal Parco per proteggere le isole dell’arcipelago dall’assalto dei turisti. Al demanio regionale è arrivata la richiesta di sistemare quattro nuovi pontili con pedana per imbarco e sbarco. Uno a Budelli; due a Spargi: a Cala Corsara e Cala Granara e uno a Santa Maria. L’associazione ecologista Gruppo di intervento giuridico ha inoltrato una specifica richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti in merito.

I richiedenti. La richiesta arriva dal gruppo temporaneo di imprese unite sotto la “Costa tour” di Nunzia Costa. Ne fanno parte tutti i proprietari maddalenini di imbarcazioni che portano i turisti alle isole con i barconi. La Capitaneria si è già espressa favorevolmente, il Comune sta valutando, il Parco è in disaccordo.

I pontili. Su Budelli l’ area richiesta in concessione è di 2.191,26 metri quadrati, di cui 61 occupa il pontone con passerella e 235,50 da tre gavitelli;A Cala Santa Maria l’area richiesta in concessione è di 2.148 metri quadri di cui 46,63 per il pontone con passerella e 235 metri quadri da 3 gavitelli;a Cala Corsara (località Testa della strega) l’area richiesta in concessione è di 2.301 metri quadri di cui 33,50 per il pontone con passerella e 235,50 per 3 gavitelli; a Cala Granara l’area richiesta in concessione è di 2.078 metri quadrati di cui 38,80 per il pontone con passerella e 235,50 metri quadrati da 3 gavitelli.

La denuncia. «Il vigente quadro normativo di tutela ambientale non pare proprio consentire la realizzazione dell'approdo – denuncia Stefano Deliperi, presidente del Grig –. La piccola insenatura appartiene al demanio marittimo, è tutelata con specifico vincolo paesaggistico nonché con vincolo di conservazione integrale». Grig ricorda anche che «il ministero dell'Ambiente riguardo alla proliferazione di approdi all’interno del parco nazionale, soprattutto riguardo alla salvaguardia dell’habitat prioritario “Praterie di posidonia” e dall'habitat di interesse comunitario “Scogliere" ha ritenuto opportuno sviluppare una visione complessiva degli effetti, diretti e indiretti, che ogni intervento può generare, non solo singolarmente, ma cumulativamente ad altre iniziative. In particolare, l'«eccessivo carico antropico che insiste sull'area, valutato sulla base della capacità di carico dei vari natanti, comporta rischi di degrado della macchia mediterranea e della Posidonia oceanica, a causa della diffusione della specie invasiva Caulerpa racemosa, determinata proprio dai fenomeni di ancoraggio non consentito delle imbarcazioni sull'habitat prioritario».

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