La Nuova Sardegna

Olbia

Lido del Sole, allarme amianto in spiaggia a Olbia

Tiziana Simula
I sigilli all'hotel Caprile
I sigilli all'hotel Caprile

L'Asl2 ha accertato la presenza di eternit nella copertura dell'ex hotel Caprile a cui la polizia locale aveva messo i sigilli

29 marzo 2016
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OLBIA. Non solo degrado, coperture pericolanti e interni ridotti a mondezzai. All’hotel Caprile, c’è pure l’amianto. Una gran quantità di amianto, a due passi dal mare. L’ispezione fatta dai tecnici della prevenzione dell’Asl 2 di Olbia nello storico hotel del Lido del Sole, abbandonato da oltre venticinque anni – dove a dicembre erano scattati i sigilli della polizia locale –, ha accertato la presenza di eternit in stato di degrado e cattiva conservazione.

Tetto in eternit. L’intera copertura della struttura ricettiva che si affaccia sul Faro di Olbia, paradiso delle vacanze e del divertimento olbiese negli anni ’70, risulta realizzato con tegole di eternit, materiale in grande uso proprio in quegli anni. Una distesa di tegole: circa 600 metri quadri. Che ora i proprietari dell’immobile, la società Sitas srl, le cui quote principali appartengono alle famiglie Marzano e Cafulli, dovranno rimuovere al più presto. Un intervento di bonifica urgente, imposto dallo stesso Servizio di Igiene e Sanità pubblica dell’Asl 2, diretto da Antonio Saba, che va ad aggiungersi al ripristino delle condizioni di sicurezza e di decoro del fabbricato, imposto da un’ordinanza del sindaco Gianni Giovannelli.

I sigilli della polizia locale. A fine dicembre, era scattata l’operazione di polizia ambientale in quella che un tempo era la spiaggia degli olbiesi. Gli uomini della polizia locale avevano messo i sigilli all’hotel Caprile e ad altri manufatti sulla spiaggia. Obiettivo dell’intervento, disposto da un’ordinanza sindacale, è il recupero delle strutture abbandonate e pericolanti che mettono a rischio l’incolumità pubblica, finalizzato alla riqualificazione del Lido del Sole, un’area di grande pregio ambientale, abbandonata da decenni, che il Comune intende risanare. Dopo l’operazione, il comandante della polizia locale Gianni Serra aveva inviato un’annotazione di polizia giudiziaria alla Procura di Tempio e una comunicazione al sindaco Giovannelli e all’Asl per i provvedimenti di competenza.

L’ispezione dell’Asl. Da qui, l’ispezione dei tecnici della prevenzione dell’Asl 2. Che durante il sopralluogo hanno rilevato nelle coperture dei piccoli fabbricati sulla spiaggia l’utilizzo di ondulino di lamiera non contenente fibre di amianto ed eternit ancora integro, mentre l’allarme è scattato sull’hotel Caprile: le tegole di eternit sono logore e compromesse, col grave rischio di dispersione nell’aria di fibre di amianto. Sul Lido del Sole incombe, insomma, il pericolo di inquinamento ambientale.

La bonifica. «In tutte le situazioni come questa, l’Asl chiede la bonifica del sito – spiega dottor Saba –. Bonifica che dev’essere fatta necessariamente da una ditta specializzata che provvede all’incapsulamento delle coperture nel caso siano ancora integre, o alla rimozione e al trasporto in discarica, nel caso siano in cattivo stato di conservazione». Un’altra gatta da pelare per la società Sitas. Che nel frattempo si sta invece già attivando per la messa in sicurezza dell’ex hotel Caprile, così come comunicato all’ufficio Urbanistica, al sindaco e al comando della polizia locale.

L'ordinanza. Il sindaco Gianni Giovannelli ora è intervenuto e ha firmato un'ordinanza in cui si fa divieto a chiunque di entrare nell'hotel dismesso. Contemporaneamente c'è anche l'ordine di effettuare i lavori per la bonifica del sito, diretto alla società proprietaria dell'immobile, società che ha sede a Roma.

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