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Contributi per l’alluvione, lettera di protesta a Pigliaru

Contributi per l’alluvione, lettera di protesta a Pigliaru

OLBIA. Una lettera al governatore Pigliaru per segnalare tutte le iniquità della delibera (la 66 del 2015) con cui la Regione ha dato il via libera ai pagamenti per i danni dell’alluvione del 18...

20 marzo 2016
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OLBIA. Una lettera al governatore Pigliaru per segnalare tutte le iniquità della delibera (la 66 del 2015) con cui la Regione ha dato il via libera ai pagamenti per i danni dell’alluvione del 18 novembre 2013. L’ha scritta un gruppo di cittadini di Olbia, in particolare del quatiere Baratta.

«A fronte di circa 44 milioni di euro di danni dichiarati da privati e attività, solo un milione di euro è stato destinato per il loro ristoro, neppure il 5% delle perdite subite - scrivono i residenti - Tutto questo a fronte di manovre economiche e finanziarie da centinaia di milioni di euro, 700 solo quella del 2015-2017».

«Per dividere questi spiccioli sono poi stati adottati dei criteri restrittivi fino all'inverosimile. Sono contemplati solo i danni alle strutture e non al mobilio. Molti tra noi in quell'alluvione hanno perso tutto e mura ed infissi sono le uniche cose rimaste in piedi. Siamo rimasti senza letti, camere, armadi, cucine;anche un tavolo può essere essenziale in una casa vuota».

E poi c’è il problema di come dimostrare di avere avuto dei danni. «Molti di noi all'indomani del 18 novembre non avevano i soldi per permettersi una squadra di operai o un'impresa che emettesse regolare fattura - è scritto nella lettera a Pigliaru -. Molti hanno giusto potuto comprare qualche sacco di sabbia e di cemento un po' alla volta e altrettanto vale per blocchetti e altro materiale per poi riparare da soli il grosso dei danni subiti. È comprensibile l'esigenza di voler ristorare i danni solo dietro presentazione di fatture. Tuttavia successivamente si chiede conto di eventuali contributi già ricevuti tramite autocertificazione».

Come fare, allora? «È stato denunciato più volte il fatto che alcune associazioni non hanno assolutamente voluto rendicontare a chi e quanti soldi hanno dato - continua la lettera -. In tutti questi casi non ci sarà alcun modo di verificare quanto hanno preso; ad esempio, coloro che hanno ricevuto aiuti dalla Caritas, che ha dichiarato di aver distribuito solo ad Olbia 943 mila euro. Quasi quanto sta dotando la Regione stessa. Chi ha ricevuto questi soldi può tranquillamente tacere, mentre chi ha ricevuto soldi in via ufficiale è costretto a dichiararli perché si tratta di documenti assolutamente pubblici. Perché è lodevole lottare contro l'evasione, ma si dovrebbe anche tener conto di chi ha preferito tirar su un muro in economia e risparmiare all'osso per comprare i mobili» concludono i residenti.

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