La Nuova Sardegna

Olbia

la storia

Olbia, Valeria e il piccolo Luca: «C’è anche la buona sanità»

Neonati nel reparto di ostetricia
Neonati nel reparto di ostetricia

La nascita di un bambinoal Giovanni Paolo II  al termine di una gestazione molto difficile

10 febbraio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Mamma Valeria tiene stretto tra le sue braccia il piccolo Luca, un tenero fagottino di due chili e quattrocento grammi, venuto alla luce poco più di due settimane fa. Ora stanno bene, lui e la sua mamma. Ma hanno rischiato tanto, tantissimo: colpa di un’eclampsia, una grave patologia della gravidanza che può essere letale. «All’ospedale di Olbia sono stati bravissimi: solerti, immediati e concreti. Gli hanno salvato la vita. E io voglio raccontarlo perché, per una volta, vorrei aprire il giornale e leggere una notizia di “buona sanità”. È bello ed è giusto metterlo in evidenza», dice Angelo Romano, il fratello di Valeria, felice e ancora commosso.

Ricorda quei momenti concitati e disperati di quando sua sorella, al nono mese di gravidanza, poco dopo la mezzanotte del 22 gennaio, era stata accompagnata al pronto soccorso con un fortissimo mal di testa. «Immediatamente i medici del pronto soccorso l’hanno visitata e trasferita nel reparto di maternità, dove la situazione è diventata in pochi istanti di gravità assoluta. Quindi, dopo velocissimi consulti, è stato deciso di intervenire chirurgicamente per cercare di salvare mamma e bambino, con la consapevolezza che il peggio era alle porte. Fortunatamente, grazie ai medici e naturalmente anche grazie alle mani del buon Dio, sono salvi entrambi».

Il piccolo Luca è venuto alla luce con un taglio cesareo, intorno alle 2.30: due chili e quattrocento grammi di vitalità. Per la gioia di tutta la famiglia.

«Subito dopo l’intervento – racconta ancora Angelo Romano – vista la gravità del caso, mia sorella è stata ricoverata nel reparto di rianimazione, dove è rimasta sotto controllo per quattro, cinque giorni, sempre gestita nel migliore dei modi. Poi, è stata trasferita nel reparto maternità, dov’era il suo bambino, e dove tutti si sono presi cura di loro con grande professionalità. Ieri sera finalmente sono tornati a casa, con grande sollievo e felicità per tutti noi. Quando buona sanità c’è – conclude –, è bello raccontarlo anche sul giornale, dove leggiamo troppo spesso solo casi di malasanità». (t.s.)

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative