La Nuova Sardegna

Olbia

Alluvione, Croce rossa ancora sotto accusa a Olbia

di Dario BUdroni
Un'immagine dell'alluvione di Olbia
Un'immagine dell'alluvione di Olbia

Neanche un euro dei contributi per i 481 cittadini in graduatoria che hanno perso la loro auto

30 gennaio 2016
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OLBIA. Il fango ha travolto e accartocciato le loro auto. Quindi hanno compilato moduli e domande per partecipare al bando della Croce rossa. Ma dopo due anni e mezzo non hanno visto neanche un centesimo. Sono tutti quei cittadini che hanno perso le auto durante l’alluvione del 18 novembre 2013. Dopo aver risarcito (con non pochi ritardi) i familiari delle vittime e i cittadini con l’abitazione soggetta a sgombero, la Croce rossa avrebbe dovuto pensare anche a loro. A ottobre l’organizzazione ha pubblicato la graduatoria, che conta 481 beneficiari, ma fino a questo momento nessuna erogazione. Anzi, sembrerebbe che i tempi siano destinati ad allungarsi ancora. Così contro la Croce Rossa adesso scoppia una nuova rivolta. Sono centinaia le persone stanche di attendere invano l’arrivo di quei soldi raccolti in tutta Italia grazie alla solidarietà.

Inutili telefonate. C’è per esempio Floriano Fagioli, che per la sua auto distrutta dovrebbe ricevere 800 euro: si è attaccato al telefono e dalla Croce rossa ha ricevuto risposte ben poco rassicuranti. «Prima mi hanno detto che ci sono problemi in ragioneria e di personale e che quindi bisogna attendere ancora – racconta -. Poi sono stato richiamato e mi è stato spiegato che dal primo gennaio la Croce rossa è stata trasformata in un ente strumentale e che quindi deve riallineare i sistemi informatici. Mi hanno detto di pazientare e non sono stati capaci di prevedere i tempi. Quindi ho pensato di scrivere ai consiglieri regionali, ma sul sito della Regione non si trovano le mail per motivi di privacy. Pure questo è assurdo».

Silenzio assordante. Anche Salvatore Murrighili, 78 anni, dovrebbe riscuotere 800 euro. Ma l’attesa sta mettendo a dura prova i suoi nervi. «Non riesco a capire il silenzio del centralino della Croce rossa – spiega -. Ci avevano spiegato che appena trascorsi 30 giorni dalla pubblicazione della graduatoria, il 22 ottobre scorso, si sarebbe dovuto procedere con l’erogazione. Invece ora sono passati più di due mesi da quella data. Come tanti altri ho chiesto notizie e a novembre mi è stato detto di aspettare una settimana ancora. La stessa cosa è stata garantita da mia figlia, due settimane più tardi. Ora siamo a gennaio. E ho provato diverse volte a contattare la Croce rossa, ma non risponde nessuno». Salvatore Murrighili non ne può più: «Io sono una persona, un individuo in carne e ossa. E assieme ai doveri di cittadino, ho anche il diritto di essere considerato tale. Persino dalla Croce rossa».

Brutta figura. Antonio Pasella, invece, ha inviato una mail alla Croce rossa. E non si è risparmiato. «C’è da vergognarsi veramente – ha scritto -. Siamo praticamente a febbraio e ancora temporeggiate con assurde giustificazioni. È incredibile, sono passati due anni e mezzo dall’alluvione. State gettando fango su una organizzazione che ha ben altri scopi e altra storia. Cosa penserebbero tutte quelle persone che hanno donato i soldi?». Poi l’ultimo affondo: «Il vostro presidente è anche impegnato nella nostra città per l’apertura del Mater Olbia. Di certo non è una bella figura».

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