La Nuova Sardegna

BERCHIDDA. Antonio Rossi si conferma ai massimi livelli al Premio Laurentum, il concorso di poesia più prestigioso in Italia. Il potea di Berchidda, 62enne, stavolta però ha fatto davvero centro. Perché se nel 2011 e nel 2014 era entrato nella terza dei migliori nella categoria poesia in vernacolo, stavolta il berchiddese ha ottenuto il primo posto assoluto. A dargli il prestigioso successo è stata la poesia “"Cando su coro meu pianghet”" (Quando il mio cuore piange), scritta in lingua sarda, varietà logudorese settentrionale. Rossi ha preceduto nella terna dei migliori il poeta romano Angelo Gallo con “Er Quiilibrista” e Nico Bertoncello di Bassano del Grappa, con Nò cerco fiuri.

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Il valore e il prestigio del premio ricevuto è dato anche dal livello altissimo della giuria che ha esaminato le migliaia di poesie in concorso . Una giuria presieduta da Gianni Letta e composta anche da Angelo Bucarelli, Corrado Calabrò, Maurizio Cucchi, Luca Di Bartolomeo, Simona Izzo, Raffaele La Capria, Paolo Lagazzi, Mauro Miccio, Maria Rita Parsi, Davide Rondoni e Roberto Sergio. Il premio è stato consegnato in questo mese di dicembre nella bella cornice di Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica, alla presenza di ospiti illustri, come il famosissimo vignettista Giorgio Forattini che ha posato con Antonio Rossi per una bella foto ricordo dell’evento.

Nella poesia di Rossi si leva il lamento accorato dell'uomo di fronte al mistero esistenziale. Il poeta, stritolato e confuso dalla situazione d'incertezza in cui vive, pone a un ipotetico interlocutore divino (o che dir si voglia alla forza che domina l'universo) alcune incalzanti domande, nella speranza di ottenere una risposta risolutiva sul senso della vita. (en.g.)