La Nuova Sardegna

Olbia

Trenitalia: orari decisi in Regione

Trenitalia: orari decisi in Regione

La società respinge le accuse mentre la Cm Monte Acuto si schiera con i sindaci

01 dicembre 2015
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MONTI. Le proteste dei pendolari e la lettera dei sindaci di Berchidda, Monti e Telti, contro gli orari invernali e la soppressione di alcune fermate, sono rimbalzate nel consiglio della Cm " Monte Acuto " che ieri ha difeso le loro rivendicazioni. In una nota stampa Trenitalia chiarisce la sua posizione. »Nei servizi regionali, regolati da specifico Contratto di Servizio, tra Regione e Trenitalia, la prima ha il ruolo di committente e programmatore (tipo di treno, fermate e orari, periodicità, politica tariffaria), la seconda, cioè Trenitalia, esclusivamente il fornitore di quei servizi che vengono commissionati dall'istituzione». Nello specifico " il nuovo orario Trenitalia è volto a valorizzare le caretteristiche del nuovo treno ATR 365 CAF, è stato lungamente ponderato ed ha tenuto conto, oltre che delle caratteristiche del nuovo mezzo, progettato per le lunghe percorrenze e non per il servizio locale, deputato ad altri mezzi con caratteristiche diverse, anche dei numeri di frequentazione oggettivamente molto bassi nelle stazioni citate».

Sulle scelte della Regione « come avviene in tutto il mondo, ha deciso di effettuare il servizio ferroviario utlizzando la stazione di Oschiri come baricentro dell'intero bacino ( Monti, Telti e Berchidda ) per garantire i collegamenti con afflusso e deflusso».

Il consiglio della Cm, fra i tre punti all'odg, ha proceduto all'assestamento di bilancio entro il 30 novembre, come previsto dalla normativa. E prima della ratifica di una variazione di giunta al bilancio per l'impegno dei fondi destinati ai comuni di Alà e Buddusò. Il dibattito si è infervorato quando si è passati al tema del riordino degli Enti locali in Sardegna, bocciato inesorabilmente. Il presidente Nieddu ha ribadito «netta opposizione ad una proposta di legge che non riconosce i territori e le comunità». Per il leader dell'Ups Antonio Satta «ci vuole una mobilitazione convinta e forte spinta sino all'estremo senza badare al ritorno della propria sigla, finalizzata alla difesa dell'autonomia del territorio»."Mario Carta, sindaco di Alà ha aggiunto: «mi riesce difficile capire la logica di questa riforma, manca un piano organico». Alessandro Cossu, consigliere di Berchidda «quando si avvia una nuova architettura si approva se vi sono miglioramenti». Il sindaco di Oschiri, Piero Sircana «dalla proposta iniziale la legge è stata stravolta, ora è difficile da gestire». Iinfine Il consigliere di Monti Massimiliano Deledda «ci vuole una linea comune e coerente che parta dal territorio».Oggi l’assemblea dei sindaci sardi ad Abbasanta. (g.m.)

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