Arzachena, a giudizio per i morti nel seminterrato
Accusata di omicidio colposo l’imprenditrice proprietaria della villa in cui annegò la famiglia italo-brasiliana nell’alluvione 2013
ARZACHENA. La imprenditrice di Biella, Nicolina Brunetta Poggianti, 70 anni, proprietaria della villetta di Arzachena nel cui seminterrato morirono, a causa dell'alluvione del 18 novembre 2013, i quattro componenti di una famiglia di italo brasiliani, sarà giudicata con rito abbreviato il 7 aprile prossimo.
La donna è accusata di omicidio colposo plurimo per aver ceduto, a titolo gratuito, un seminterrato privo di agibilità nel quale trovarono la morte Isael Passoni, 44enne, la moglie Cleide Mara Rodrigues e i due figli Weriston Isael e Laine Kellen Passoni, di 21 e 17 anni. Gli sfortunati italo brasiliani rimasero intrappolati nella tavernetta della villetta che la donna possiede a Lu Mulinu, nelle campagne di Arzachena. La terrificante tragedia durante il passaggio sulla Gallura del disastroso ciclone Cleopatra.