La Nuova Sardegna

Olbia

Via Longhena, appartamento in fiamme

di Giampiero Cocco

Momenti di terrore nel condominio dell’ex sede Asl, l’incendio al terzo piano sarebbe stato provocato da un corto circuito

21 novembre 2015
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OLBIA. Dalle pesanti sanzioni per il mancato rispetto ambientale all’incendio, accidentale, di un appartamento sfitto. Il rogo si è sviluppato ieri sera, provocato da un cortocircuito, all’interno di uno stanzino al terzo piano del condominio. Sul posto, allertate da alcuni residenti nel vecchio e fatiscente stabile, sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco e alcune ambulanze che, precauzionalmente, erano state inviate sul posto dal servizio 118. Le fiamme hanno interessato uno degli appartamenti al terzo piano di un immobile che, sino a una decina di anni fa, ospitava gli uffici amministrativi e diversi ambulatori della Asl gallurese.

A causa dell’incendio, che ha incenerito un lettino e lo scarso arredamento del bilocale, alcune famiglie di extracomunitari che abitano negli appartamenti attigui sono state evacuate per ragioni di sicurezza, mentre i vigili del fuoco provvedevano a spegnere il rogo. Per domare le fiamme è stato necessario un intervento durato oltre due ore, un lavoro seguito da decine di curiosi che osservavano le operazioni da viale Aldo Moro. Sul posto sono arrivati i carabinieri del reparto territoriale per verificare che l’incendio non avesse avuto origini dolose. È stato accertato che il rogo era dovuto al sovraccarico di una presa elettrica lasciata in tensione che, surriscaldandosi, ha generato una fiammata. Il vecchio condominio, composto da una cinquantina di appartamenti, mono e bilocali ricavati dagli ex uffici Asl, risulta concessi in locazione principalmente a extracomunitari di origine mediorientale e africana e a famiglie di operai provenienti dall’Est europeo. Nei giorni scorsi gli uomini della polizia locale hanno rilevato una discarica a cielo aperto nel cortile condominiale e, dopo aver individuato coloro che avevano creato la montagna di rifiuti, li hanno multati contestando analoga violazione all’amministratore condominiale. Otto multe da 500 euro ciascuna.

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