La Nuova Sardegna

Olbia

Due anni fa il ciclone Cleopatra: la Gallura ricorda la tragedia

Una strada di Olbia colpita dall'alluvione del 2013
Una strada di Olbia colpita dall'alluvione del 2013

Il 18 novembre del 2013 l'alluvione che causò 18 morti, 9 solo a Olbia e 4 ad Arzachena: tante le opere da fare e dal governo solo spiccioli

18 novembre 2015
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OLBIA. Due anni dalla tragedia e in molti casi sembra che non siano mai passati. L’isola e in particolare la Gallura e Olbia, le zone più colpite, ricordano oggi, 18 novembre, il dramma del ciclone Cleopatra che nel 2013 spazzò via 18 vite, nove solamente nell’area di Olbia, più altre quattro ad Arzachena.

Mentre il dolore è ancora vivo, numerose le ferite rimaste aperte sul territorio, in particolare a Olbia. Una è Monte Pinu dove resta aperta la voragine che inghiottì tre vite sulla strada che collega Olbia a Tempio e il cui cantiere resta ancora sulla carta. E poi ci sono i ponti che fanno da tappi ai fiumi. Alcuni sono già stati demoliti: il ponte di via Vittorio Veneto già demolito il primo ottobre, mentre sulla città si abbatteva il ciclone Mediterraneo, quindi gli attraversamenti nel quartiere di Santa Mariedda e il ponte sul rio Sa Fossa, nel quartiere Baratta. Ma altre opere faranno la stessa fine.

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Spicca la lentezza con cui Stato e Regione si muovono: a parte i fondi stanziati per il Piano Mancini, studiato per mettere in sicurezza la città (con la creazione di vasche di laminazione, la risagomatura di alcuni corsi d’acqua e l’abbattimento di diverse opere che fanno da tappo in caso di alluvione: un’opera gigantesca da 125 milioni), lo Stato non ha contribuito con un solo euro per aiutare gli alluvionati e solo qualche settimana fa la Regione si è dotata di un Fondo destinato a questo scopo. Per ora ad aprire il portafoglio sono stati il Comune e le tante persone che con buon cuore hanno fatto germogliare la solidarietà, col gran lavoro delle associazioni come Caritas e Croce Rossa.

E poi ci sono gli strascichi giudiziari: il 16 dicembre si apre il processo principale, ma sono 4 le inchieste su quanto accaduto in quel tragico giorno. Sotto accusa anche i sindaci Giovannelli e Ragnedda, rispettivamente di Olbia e Arzachena.

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