La Nuova Sardegna

Olbia

La Caritas di Olbia: 150 famiglie hanno bisogno di aiuto

Il vescovo Sebastiano Sanguinetti e suor Luigia Leoni
Il vescovo Sebastiano Sanguinetti e suor Luigia Leoni

Appello di suor Luigia: case colpite anche due anni fa, servono materassi, detersivi, frigoriferi

02 ottobre 2015
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OLBIA. L'esatta dimensione dell'alluvione che ha colpito Olbia il 1 ottobre 2015, ancora una volta, la dà la Caritas. Ci sono 150 famiglie che hanno bisogno di aiuto; 150 famiglie che avevano avuto le case allagate anche il 18 novembre del 2013 e che sono state colpite anche questa volta.

L'appello lo lanciano suor Luigia Leoni, direttrice della Caritas della Gallura, e il vescovo Sebastiano Sanguinetti dopo aver passato l'intera giornata nei quartieri più danneggiati dall'alluvione: Isticcadeddu, Sant'Antonio, Baratta, Maltana. "Facciamo un appello a tutti perché aiutino queste 150 famiglie della parrocchia di Sant'Antonio - dice suor Luigia Leoni -. Hanno tutte bisogno di materassi, frigoriferi, deumidificatori e detersivi".

Chi volesse dare un contributo può farlo andando nella chiesa di Sant'Antonio, guidata da don Theron Casula, o nella sede della Caritas, in via Cagliari.

Non servono alimenti e vestiti. Il perché lo spiega sempre suor Luigia: "Grazie all'allarme dato con tempo, le famiglie hanno portato via da casa molte cose con largo anticipo. Ma gli elettrodomestici non potevano sportarli, né i letti. Speriamo che, ancora una volta, la grande solidarietà possano aiutare queste 150 famiglie". (g.pi.)

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