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Chiusura tra gli applausi per il festival “Isole che parlano”

Chiusura tra gli applausi per il festival “Isole che parlano”

PALAU. Si è conclusa l’emozionante 19esima edizione del festival “Isole che parlano”, consolidata manifestazione culturale che vanta l'ambito premio Effe, dedicato ai migliori festival europei. Il...

21 settembre 2015
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PALAU. Si è conclusa l’emozionante 19esima edizione del festival “Isole che parlano”, consolidata manifestazione culturale che vanta l'ambito premio Effe, dedicato ai migliori festival europei. Il format, sospeso tra tradizione e innovazione, ideato da Paolo e Nanni Angeli, contestualizza gli eventi tra siti archeologici, aree paesaggistiche e naturalistiche di estrema bellezza, promuovendo un'operazione di turismo culturale a impatto ambientale sostenibile. Allo stesso tempo radica le proposte nel territorio con laboratori didattici a misura di bambini e ragazzi.

Tra gli ospiti di questa 19esma edizione di grande successo Letizia Battaglia, la più grande fotografa contemporanea in Italia, che ha dedicato la sua vita alla lotta per la libertà e contro la mafia. La mostra, realizzata in collaborazione con Ogros, rimarrà aperta al centro di documentazione di Palau fino al 30 settembre, da lunedì a sabato, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20, le domeniche solo su prenotazione. Per informazioni contattare i numeri telefonici 339.1876679 o 347.3444821.

Per il programma musicale, targato Sarditudine, tante le prime nazionali nella settimana di Isole: l'inventore dello yaybahar, Gorkem Sen, il batterista Thomas Strønen, il travolgente “Nine Language” di Karolina Cicha & Bart Palyga. Al tramonto, il canto del tenore Santa Maria de Otzana e Nostra Segnora de Seunis de Thiesi hanno risuonato tra i graniti della roccia dell’Orso, con la processione dedicata a Pietro Sassu e Mario Cervo patrocinata dalla commissione nazionale dell'Unesco. Una esperienza emotiva plurisensoriale in cui i profumi della macchia meditarranea si sono fusi con i suoni più arcaici della terra di Sardegna. La despedida è stata affidata al duo d'eccezione composto dai virtuosi Tarek Abdallah e Adel Shams el-Din. Nella fortezza di Monte Altura, hanno fatto rivivere l'età dell'oro della tradizione musicale egizia per oud. L'evento è stato realizzato con il contributo, fra gli altri del Comune di Palau.

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