La Nuova Sardegna

Olbia

Nella casa dell’horror tra brividi di paura e tanto divertimento

di Dario Budroni
Nella casa dell’horror tra brividi di paura e tanto divertimento

Giovane coppia trasforma un’abitazione abbandonata: il viaggio in gruppo dei visitatori dal bosco al luogo stregato

03 settembre 2015
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Le urla squarciano il silenzio della notte. La bambina col camice bianco si alza di scatto, ha il viso pallido rigato da ciocche di capelli corvini, ti insegue finché non riesci a seminarla tra i corridoi sinistri della casa infestata. Quando la motosega si accende l’unica cosa che puoi fare è fuggire nel bosco buio e desolato, prima che un folle con lo sguardo demoniaco piombi feroce su di te. Chi sogna di vivere una avventura da film horror ha trovato pane per i suoi denti.C’è qualcuno che ha infatti trasformato una casa abbandonata in un luogo di divertimento col brivido assicurato. Si chiama «Haunted House Anna Red Rose» e si trova in un angolo buio e sperduto della zona industriale. Niente cartelli, zero indicazioni. Il mistero comincia fin dalla macchina.

La casa stregata. Gli ideatori sono due giovani fidanzati: Andrea Smaldini e Annalisa Muntoni. Insieme ad alcuni amici hanno ricreato il miglior set di un film dell’orrore. L’obiettivo è semplice: spaventare la gente. «Tutto cominciò quando per scherzo organizzammo un qualcosa di simile per spaventare mio fratello e la sua compagna - racconta Andrea Smaldini, originario di Palau -. Poi ci siamo detti: perché non pensiamo a qualcosa di fisso? Così abbiamo creato un club e allestito uno stazzo nelle campagne Arzachena. E ora, dopo due anni, ci siamo trasferiti a Olbia. In America certe cose vanno tantissimo».

Il gioco del terrore. Il posto, loro, lo hanno scelto bene. Si tratta di una vecchia casa abbandonata dal 1985. La notte fa buio pesto, l’atmosfera è lugubre. Tutto è studiato nei minimi dettagli. I visitatori, in gruppo, si addentrano prima nel bosco e poi direttamente nella casa stregata. «Ma c’è una storia da seguire. Sono infatti presenti degli indizi, bisogna scovarli e seguirli – continua Andrea Smaldini -. Noi invece siamo in cinque e facciamo circa tre comparse a testa. La location si presta molto, è stata messa a disposizione dalla compagnia portuale Corridoni».

Effetti speciali. Ogni angolo della casa è arredato da mobili distrutti, bare aperte e sedie elettriche. E poi ci sono loro: i mostri in carne e ossa. Le comparse, truccate di tutto punto, sbucano all’improvviso e scatenano il panico tra la gente. Il percorso è naturalmente accompagnato da improvvisi rumori metallici, urla e risate che fanno accapponare la pelle. «Il materiale è arrivato dall’America. Ci abbiamo impiegato tre mesi per allestire il tutto» spiega Andrea Smaldini.

Il panico dei visitatori. La casa ha aperto pochi giorni fa. E sono numerosi i giovani che hanno già deciso di fare un viaggio nell’horror, ovviamente di notte. «Una cosa importante: le comparse non toccano le persone. Preferiamo non esagerare troppo». I visitatori pagano un biglietto e poi si lasciano inghiottire dal buio. Le loro grida si avvertono anche da lontano. Ma poi escono fuori con l’aria divertita e un po’ stravolta. La casa rimarrà allestita fino a tempo indeterminato. «Però ricordiamo una cosa: noi lavoriamo solo su prenotazione». Chi volesse provare il brivido della paura può contattare gli organizzatori sulla pagina Facebook «Haunted House Anna Red Rose».

In Primo Piano
L’inchiesta

Appalti per lo smaltimento di rifiuti, indagati tre pubblici ufficiali: perquisizioni anche a Sassari

Le nostre iniziative