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Il cartello stradale che fa infuriare la Consulta

Il cartello stradale che fa infuriare la Consulta

L’organismo a difesa del gallurese: buona l’iniziativa, ma scrivere lingua sarda è scorretto

27 agosto 2015
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OLBIA. La scelta dell’amministrazione comunale di Olbia di restituire ai luoghi del territorio l’antico toponimo viene definita più che lodevole, ma ciò che non va giù alla Consulta intercomunale della Gallura è che nel cartelli bilingue piazzati all’ingresso di Olbia siano indicati da un lato Tarranoa in gallurese, dall’altro Terranoa, declinata in lingua sarda.

«Questa affermazione sarebbe passata inosservata solo alcuni anni fa – sostiene il presidente Quintino Mossa –. Oggi non più. Al contrario è un' affermazione che si carica di significati conflittuali, a causa di una sciagurata politica linguistica della Regione e, segnatamente, dell'Ufficio linguistico regionale. Oggi quella lettura, un tempo accettata pacificamente, ci dice che il gallurese non sarebbe una "lingua sarda", ma verrebbe da un altrove che con la Sardegna e la sua storia ha poco a che vedere».

«La cancellazione delle altre lingue storico-minoritarie della Sardegna che non siano il "sardo" è un problema secondario per l’Ufficio linguistico e i suoi sostenitori – dice ancora Mossa –. Tutto ciò è di una abnormità riprovevole, senza alcun fondamento scientifico, basato sulla manipolazione di alcuni testi. Tutti costoro fingono di ignorare la realtà, negano che la Sardegna sia un'isola plurilingue, che ogni lingua rappresenta una ricchezza culturale, che deve essere una legge regionale, finalmente, a esplicitare quello che nella legge 482/99 non è detto». Per la Consulta la strada da intraprendere è quella aperta dalla ex Provincia di Olbia Tempio nel 2006. «Ha adottato una delibera che rappresenta un buon fondamento per una discussione sulla lingua della Sardegna. Nell'isola esistono varie lingue e tutte hanno pari dignità e portano con sé (soprattutto quelle più diffuse: campidanese e logudorese con tutti i loro sincretismi), un patrimonio di cultura e storia irrinunciabili. Pertanto, la dicitura corretta della didascalia del cartello stradale avrebbe dovuto correttamente recitare che sono riportati i nomi in sardo logudorese e in sardo gallurese o, più semplicemente, in logudorese e in gallurese». (al.pi.)

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