La Nuova Sardegna

Olbia

Filmati e multati 150 lanciatori di rifiuti

di Giampiero Cocco
Filmati e multati 150 lanciatori di rifiuti

Lo scempio ambientale documentato dalle telecamere del corpo forestale nascoste lungo tutte le strade della Gallura

22 agosto 2015
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TEMPIO. Colti con il sacco dei rifiuti nelle mani e immortalati mentre lo gettavano dietro i guardrail, nelle scarpate e nelle cunette sul ciglio della strade. Sono ben 150 i pirati della “differenziata selvaggia”, ripresi dalle telecamere di sorveglianza durante il lancio del sacchetto di rifiuti. Sono stati tutti identificati e a tutti è stata contestata una salatissima multa per inquinamento ambientale. La clamorosa operazione, che si è protratta per oltre un anno, è stata portata avanti dagli uomini dell’ispettorato forestale di Tempio che hanno immortalato con microcamere portatili nascoste tra la vegetazione quanti contribuiscono, con gesti vandalici, ad aumentare il degrado ambientale lungo la rete stradale isolana.

Nell’elenco dei 150 ci sono persone di ogni tipo, anche insospettabili: inflessibili rappresentanti delle forze dell’ordine, miti insegnanti, rudi commercianti, gentili casalinghe, serissimi professionisti e persino qualche pio sacerdote. Oltre gli immancabili turisti cafoni che si sono sbarazzati dei rifiuti gettandoli dove capitava, ed in particolare nella aree monitorate e tenute sotto sorveglianza dalle invisibili telecamere nascoste tra i rami dagli uomini della vigilanza ambientale. Un monitoraggio sul territorio durato oltre un anno e che ancora va avanti in nuovi “siti” dove la spazzatura cresce come i funghi (nonostante l’arida stagione), grazie all’inesistente senso civico di coloro che si disfano per strada dei sacchetti della mondezza anzichè conferirli alle discariche autorizzate.

Gran parte dei “lanciatori” di buste (individuati grazie ai numeri di targa dei loro automezzi), sono stati convocati in caserma e multati con seicento euro di ammenda per inquinamento ambientale, una sanzione amministrativa

E quando qualcuno dei “lanciatori” ha tentato di fare il furbo, dichiarandosi offeso per l’assurda accusa mossagli e facendo leva sulla integrità morale della sua persona, uno sguardo al filmato che lo ritraeva nell’atletico gesto ha messo fine alla discussione.

È accaduto anche ad un sacerdote che sino all’ultimo negava l’evidenza d’essersi disfatto degli avanzi di frugali pasti e l’ immondizia raccolta in canonica. Alla fine, rosso dalla vergogna, alla vista del filmato, ha dovuto confessare che, ebbene sì, quel peccato veniale lo aveva commesso nella convinzione che, in aperta campagna, nessuno lo vedesse, tranne che il suo datore di lavoro. Le microcamere che gli uomini guidati dal direttore dell’ispettorato forestale di Tempio, Giancarlo Muntoni, hanno disseminate in precisi punti della Gallura sono una ventina. I più rispettosi dell’ambiente si sono rivelati gli abitanti di Olbia, con sole due multe contestate, seguiti da quelli di Padru, Oschiri, Berchidda e Monti. Maglia nera per Calangianus, con ben 23 infrazioni, primo posto per la Maddalena (scarpata di Sasso Rosso) con 39 multati, e terzi classificati gli abitanti di Trinità d’Agultu, con 11 “medaglie” da lancio. Sul Monte Limbara e a Tempio sono stati pizzicati in quattro mentre gettavano tra pini ed essenze naturali le buste dell’immondizia.

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