La Nuova Sardegna

Olbia

Alta Gallura compatta: no al piano sanitario

di Angelo Mavuli

Ieri a Tempio la riunione degli amministratori del territorio. Biancareddu: «Pronti a fare ricorso al Tar»

06 agosto 2015
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TEMPIO. I consigli comunali dell’Unione dei Comuni alta Gallura, si sono riuniti ieri pomeriggio a Tempio in seduta plenaria per protestare contro il piano di riordino della sanità in Sardegna proposto dalla giunta regionale che di fatto cancella il Paolo Dettori di Tempio. Accanto ai consigli comunali ed ai sindaci si sono stretti amministratori dell’Anglona, della bassa valle del Coghinas, associazioni, (fra cui il Popolo dei Lucchetti e il Comitato civico Essere cittadini) e gente comune. In tanti, insomma, hanno voluto sottolineare con la presenza con gli applausi ai vari interventi, la volontà di affiancare i propri amministratori nella lotta che il territorio dell’alta Gallura, non certamente solo, si prepara ad intraprendere contro il governo regionale, per vedere riconosciuto il diritto alla salute di tutti i cittadini.

I lavori sono stati aperti dall’intervento del sindaco Andrea Biancareddu che dopo avere illustrato il nuovo piano sanitario regionale, con carte alla mano ed esempi calzanti, ha messo in risalto le discrepanze, le disparità e le vere e proprie ingiustizie che il piano sanitario regionale sta mettendo in essere con «un progetto – ha detto Biancareddu –, che deve essere respinto nella sua interezza». Confermata da Andrea Biancareddu, come prima azione immediata, la volontà del Comune «di presentare immediatamente il ricorso al Tar, per bloccare un piano sanitario che cancella il Paolo Dettori dalla geografia sanitaria della Sardegna a favore del Mater Olbia». Sulla stessa frequenza del sindaco, si sono espressi, con variegate argomentazioni tutte tese a mettere in risalto le discriminazioni, le ambiguità le vere e proprie ingiustizie del Piano, il sindaco di Calangianus, di Luras, di Bortigiadas, di Badesi, di Aggius, di Santa Teresa ( presidente dell’Unione dei Comuni Alta Gallura), di Aglientu e di Luogosanto. La solidarietà all’alta Gallura è arrivata anche dal sindaco di Perfugas e da amministratori dei centri della bassa valle del Coghinas che hanno ancora una volta ribadito, così come in altre occasioni che il Paolo Dettori è il loro ospedale di riferimento e «sarebbe un delitto abolirlo o indebolirlo». La riunione, con gli interventi delle associazioni e dei cittadini è andata avanti sino a tarda serata.

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