La Nuova Sardegna

Olbia

OLBIA

Il rione Olbiamare in rivolta contro le “lucciole”

Una prostituta mentre tratta con un cliente
Una prostituta mentre tratta con un cliente

Primi esposti presentati dagli amministratori di alcuni condomini: “Il nostro quartiere è terra di nessuno”

01 agosto 2015
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OLBIA. Fioccano gli esposti e la “caccia alle lucciole” rischia ora di trasformare il quartiere Sa Marinedda (Olbiamare) in un campo di battaglia. Sino a ieri gli abitanti del popoloso quartiere affacciato sul mare avevano avanzato solo timide proteste di fronte all’avanzare del mercato della prostituzione che occupa ormai una buona parte degli appartamenti disponibili. In pratica, avevano sofferto in silenzio.

Adesso la svolta: la situazione è diventata insostenibile anche sul fronte dell’ordine pubblico e i residenti non intendono più restare alla finestra delle loro case ad assistere, indifesi, alla “guerriglia” urbana che si scatena ogni notte nel quartiere.Così sono partiti i primi esposti alle forze dell’ordine, firmati dagli amministratori di due condomini. Esattamente si tratta del condominio “Le farfalle”, in via Montale, e della società Olbiamare servizi che amministra diversi condomini a Sa Marinedda. In tutto, si calcola che gli esposti siano riferibili a diverse centinaia di persone.

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Gli esposti descrivono una situazione allarmante: le prostitute passeggiano lungo i marciapiedi e adescano i clienti che poi vengono accompagnati negli appartamenti appositamente affittati. Il tutto poi avverrebbe in un contesto di schiamazzi notturni, litigi anche violenti e atti di vandalismo che stanno trasformando il quartiere in un campo di battaglia. Più volte le forze dell’ordine sono intervenute per stroncare il mercato della prostituzione e riportare il quartiere alla normalità, ma dopo quale settimana le “lucciole” hanno ripreso il controllo delle strade e dei condomini. Inutili ora anche le pressioni esercitate dagli amministratori condominiali nei confronti dei proprietari degli appartamenti concessi in locazione alle prostitute. Da qui l’appello contenuto nell’esposto presentato alle forze dell’ordine: intervenite subito, o Sa Marinedda diventerà presto invivibile.

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