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Olbia, sull'imposta di soggiorno il Comune va avanti

Turisti al corso di Olbia
Turisti al corso di Olbia

Il Consiglio rinvia il voto all'8 luglio, ma per l'assessore Chessa l'alternativa è la Tasi. Ora la maggioranza proverà a ricompattarsi

04 luglio 2015
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OLBIA. Tutto rinviato a mercoledì 8 luglio. Il Consiglio comunale ha deciso di rimandare la votazione sull'imposta di soggiorno alla prossima seduta. Le spaccature hanno spinto la maggioranza a prendersi qualche giorno in più di tempo per trovare un compromesso sull'ormai tanto discussa tassa sulle vacanze. Un provvedimento voluto, e difeso a spada tratta, dall'assessore al Bilancio, Ninni Chessa, che evoca lo spettro della Tasi. "Se non adottiamo l'imposta di soggiorno saremo costretti ad applicare la Tasi, ma io non me la sento di gravare sulle tasche dei cittadini e chidere loro il pagamento di una nuova tassa".

Contro Chessa si è aperto il fuoco di fila annunciato dell'opposizione di Forza Italia, guidata da Marco Piro e Pietro Carzedda, e delle associazioni degli albergatori, Confindustria compresa. Ma è soprattutto nella maggioranza che si respira aria di rivolta contro l'imposta di soggiorno. Nel Pd hanno subito annunciato il voto contrario Gianni Ricciu e Giulio Careddu, netta contrarietà è stata espressa anche dall'assessore al Turismo, Marco Vargiu. Un clima, dunque, tesissimo che rischia di compromettere la maggioranza di Gianni Giovannelli. Per questo motivo l'accesa discussione - il presidente del Consiglio Vanni Sanna ha dovuto chiedere anche l'intervento della polizia locale - è stata rimandata di qualche giorno. Il tempo necessario per provare a trovare una soluzione che metta al sicuro il bilancio e la maggioranza. (al.pi.)

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