La Nuova Sardegna

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inchiesta

Alluvione, chiesto il rinvio a giudizio per i sindaci di Olbia e Arzachena

Le strade di Olbia invase dal fango
Le strade di Olbia invase dal fango

I due primi cittadini sono accusati di disastro e omicidio colposo  insieme a 4 dirigenti comunali e provinciali

01 luglio 2015
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TEMPIO. Chiesto il rinvio a giudizio per i sindaci di Olbia e Arzachena, accusati di disastro colposo e omicidio colposo nell’ambito dell’inchiesta sull’alluvione del 18 novembre 2013. La richiesta è stata ribadita dal pm Angelo Beccu durante l’udienza preliminare che si è aperta nel tribunale di Tempio e presieduta dal giudice Vincenzo Cristiano. Assieme ai primi cittadini, Gianni Giovannelli e Alberto Ragnedda, nell’inchiesta sono coinvolti i dirigenti del Comune di Olbia, Gabriella Palermo e Antonello Zanda, il responsabile della protezione civile, Giuseppe Budroni e il dirigente provinciale Federico Cerutti Ferrarese.

Al centro delle accuse, la mancata attivazione delle procedure previste dall’allerta meteo lanciato dalla protezione civile nazionale. I familiari di dieci delle tredici vittime della Gallura si sono costituiti parte civile. L’udienza preliminare è stata aggiornata all’8 luglio. Sono previsti gli interventi dei difensori dei sindaci di
Olbia e Arzachena e dei quattro dirigenti pubblici.

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