La Nuova Sardegna

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Stop della Regione: niente più contributi per il canile di Colcò

Serena Lullia
La visita di Elisabetta Canalis e del marito Brian Perri al canile di Colcò
La visita di Elisabetta Canalis e del marito Brian Perri al canile di Colcò

La comunicazione ufficiale al Comune: tagliati 50mila euro. L’altro ieri la visita di Elisabetta Canalis insieme al marito

30 giugno 2015
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OLBIA. La Regione abbandona i cani di Colcò. Da Cagliari non arriverà un euro per il rifugio “I Fratelli minori”. Ieri è arrivata la nota ufficiale. In una manciata di righe l'ente invita il Comune a fare la sua parte e annuncia che il contributo di 50mila euro non sarà erogato per assenza di risorse. Una tegola per l'amministrazione, impegnata da sempre a sostenere il canile gestito dalla Lida con ingenti finanziamenti. 700 gli amici a quattro zampe ospitati nella struttura.

L'assessore Rino Piccinnu è una furia. "Recentemente, in un incontro a Cagliari, avevo chiesto un incremento del capitolo destinato al canile perché la quota regionale è davvero minima rispetto ai costi del rifugio – spiega Piccinnu –. Il Comune ogni anno spende 170mila euro. A cui si aggiungevano i 50mila della Regione. Ma il bilancio della Lida è di gran lunga superiore, si aggira intorno al mezzo milione di euro. Una cifra elevatissima a cui l'associazione riesce e far fronte con grande fatica grazie alla solidarietà che arriva da tutta Europa".

L'assessore ricorda la delicata situazione della struttura per Fido. "Quasi 700 cani, molti dei quali in arrivo dai comuni del resto della provincia - aggiunge Piccinnu -. In sei fredde righe Cagliari ci comunica il suo disimpegno, oltretutto in un periodo delicato, in cui diventa impossibile per noi trovare le risorse mancanti. Il bilancio è praticamente chiuso e i fondi sono stati già distribuiti nei vari capitoli. Cosa dovremmo fare? Portare davanti al Palazzo del presidente i cani che secondo la Regione non hanno più diritto a una assistenza?».

Solo qualche giorno fa il rifugio della Lida aveva avuto due ospiti speciali, la soubrette Elisabetta Canalis e il marito Brian Perri. L’ex velina sarda, al sesto mese di gravidanza, aveva passato il sabato pomeriggio tra i randagi di Colcò. "Elisabetta è stata una delle prime sostenitrici che ci ha consentito di rimetterci in piedi all'indomani dell'alluvione – afferma Cosetta Prontu, che gestisce il rifiuto per conto della Lida –. Sabato mi ha chiamato chiedendomi se poteva fare un salto al canile e poi è rimasta con noi tutto il pomeriggio. Ha voluto visitare i recinti, stare in mezzo a noi e ai nostri amici. Ha una sensibilità e un cuore immensi, difficile da trovare anche nelle persone più umili".

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