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Cozze Slow food a Olbia, è festa nello stabulario

La festa Slow food dedicata alle cozze
La festa Slow food dedicata alle cozze

Grande successo per la giornata dedicata alla mitilicoltura: degustazioni, ma anche visite guidate in mare e negli impianti

29 giugno 2015
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OLBIA. Il nuovo corso della mitilicoltura olbiese comincia a raccogliere i frutti del suo lavoro. Nella mattinata del 28 giugno la prova evidente con centinaia di olbiesi (e non solo) che hanno rinunciato a una giornata in spiaggia per visitare uno stabulario e degustare le prelibate cozze di Olbia declinate in tante ricette diverse: alla catalana o con la fregula, alla marinara o con i fagioli. Un grande successo e anche il segnale che la città si sta riavvicinando al suo mare e ai prodotti che esso offre.

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L'escursione-degustazione è stata organizzata dalla Condotta gallurese di Slow food, in collaborazione con il Consorzio molluschicoltori di Olbia. Una giornata speciale tutta dedicata alla cozza, ospitata nello stabulario Amo di Sa Marinedda, dietro la galleria Auchan. Visite guidate in barca, per gruppi, negli impianti a mare e visite anche all'impianto di stabulazione. Una vera e propria lezione "sul campo" con in cattedra i mitilicoltori e il presidente del consorzio, Mauro Monaco. Il progetto, infatti, è quello di far conoscere tutto il ciclo di vita della cozza così da poter avvicinare il consumatore al mondo della mitilicoltura ed evidenziare anche le differenze che rendono unico il prodotto allevato e trattato a Olbia.

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Momento clou della giornata, naturalmente, quello dedicato alla degustazione. Un pranzo sociale interamente a base di cozze (ma sono stati avvistati sui tavoli anche bocconi e ostriche) cucinate in diverse maniere e sempre accompagnate dall'immancabile vermentino di Gallura. Per l'occasione si è trattato del giovane "Invidia", prodotto del Consorzio San Michele di Berchidda.

Singolare la parabola della mitilicoltura olbiese in questi ultimi anni. Il settore in città ha attraversato momenti difficili, specie con l'alluvione del 2013 che ha spazzato via molti impianti e messo in crisi i produttori. Paradossalmente, però, dopo quegli eventi il golfo si è arricchito di sostanze utili per la crescita dei mitili, rendendoli qualitativamente tra i migliori degli ultimi anni. Dal 2014 tutti i produttori e raccoglitori di molluschi del Golfo di Olbia si sono uniti nel consorzio, per gestire in maniera unitaria e coerente gli specchi acquei del golfo in previsione dell'imminente assegnazione delle concessioni per il prossimi 15 anni. (red.ol.)

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