La Nuova Sardegna

Olbia

ARCHEOLOGIA

Il relitto di una nave romana ancora intatto scoperto nelle coste galluresi

Una immagine d'archivio di scoperte archeologiche subacquee
Una immagine d'archivio di scoperte archeologiche subacquee

Il ritrovamento ha un valore scientifico straordinario: l'imbarcazione, lunga 18 metri, ha ancora integro il suo carico di laterizi

21 giugno 2015
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OLBIA. La polizia Sassari, in collaborazione con la soprintendenza archeologica della Sardegna, nei giorni scorsi, nelle acque della Gallura ha effettuato un'importante scoperta archeologica rinvenendo il relitto di una nave romana.

I poliziotti del nucleo sommozzatori, a meno di cinquanta metri di profondità, hanno rinvenuto i resti dell'imbarcazione che, per il suo carico e il suo posizionamento sui fondali del mare, rappresenta un unicum dal grande valore scientifico.

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Si tratta infatti di una nave lunga 18 metri e larga 7 carica di laterizi di età romana imperiale, prodotti nelle officine intorno Roma. Visto il luogo del ritrovamento, gli archeologici ritengono che l'imbarcazione fosse destinata alla Spagna o alla costa occidentale della Sardegna.

L'eccezionalità del ritrovamento attiene allo stato di conservazione del carico che risulta intatto e ad oggi stivato come al momento della partenza. Pare pertanto che la nave sia affondata con un semplice movimento verticale dalla superficie fino al fondale.

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