La Nuova Sardegna

Olbia

Scuole sempre più digitali, fondi anche per la Gallura

di Giuseppe Pulina
Scuole sempre più digitali, fondi anche per la Gallura

Da Olbia ad Aggius e da Palau a Badesi: partiti i corsi per futuri master teacher I nuovi esperti insegneranno ad altri docenti l’uso della lavagna interattiva

31 dicembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





TEMPIO. Il 2015 sarà un anno carico di novità per la scuola. E lo sarà soprattutto per quelle sarde, dove sta per prendere piede un massiccio intervento in favore delle Lim, l’ultimo ritrovato tecnologico introdotto nel mondo della metodologia didattica. Il progetto Scuola digitale finanziato con fondi europei investirà in pieno anche le scuole della Gallura, dove tra Olbia, Aggius, Palau e Badesi, si stanno formando i futuri master teacher. Decine e decine di insegnanti che dovranno insegnare ad altri insegnanti l’uso possibile della Lim, la lavagna interattiva multimediale che, là dove è presente, continua tuttavia a convivere con la vecchia lastra di ardesia.

. Prima ancora che i corsi di formazione giungano a termine, i master teacher dovranno prendersi cura della formazione dei loro colleghi. Questa seconda fase operativa del progetto si propone la disseminazione (è proprio questo il termine che lo definisce) dei saperi acquisiti, attraverso la creazione di consorzi e reti tra le scuole. Sono previste 20 reti in tutta la Sardegna; 5 nel nord Sardegna, di cui 2 in Gallura, una delle quali per le scuole dell’area di Olbia (Monti, Arzachena, Loiri e naturalmente Olbia), l’altra per quelle che gravitano attorno a Tempio, che, oltre a questo centro, comprenderà le scuole di Aggius, Badesi, Calangianus, La Maddalena, Palau e Santa Teresa di Gallura. Dovrà essere una rete molto capiente, perché potrebbero farne parte anche le scuole dei centri della vicina Anglona, vale a dire Perfugas, Valledoria e Castelsardo. Allo stato delle cose, è solo un’ipotesi, ma le scuole hanno poco tempo per decidere come e con chi consorziarsi. Quel che è certo è che devono comunque farlo senza indugiare troppo a lungo, perché un nuovo ritardo (non sarebbe il primo, ma sarebbe fatale) metterebbe a rischio il cospicuo finanziamento garantito dalla Ue. Ogni rete dovrà prevedere la presenza di figure standard quali master teacher, metà master teacher (sorta di supervisori dei primi), coordinatori di progetto, figure di supporto all'organizzazione di rete, coordinatori didattici e amministrativi. Tutto potrebbe avere inizio tra febbraio e novembre.

«Le nostre scuole – ha dichiarato il direttore generale Francesco Feliziani, consapevole dei tempi stretti e delle non poche difficoltà organizzative che inevitabilmente sorgeranno - hanno bisogno di sfruttare tutte le occasioni di formazione, di cambiamento e di innovazione, anche se non si presentano secondo i tempi distesi della progettazione scolastica e degli adempimenti, a cui le stesse scuole sono chiamate secondo le cadenze e la tempistica stabilita dalla normativa». Una cosa è certa: solo l’esito del progetto dirà se nella scuola sarda ci sarà un futuro per le lavagne di nuova generazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative