La Nuova Sardegna

Olbia

Arzachena, feste con crisi: Ragnedda azzera la giunta

Il sindaco convoca una riunione di maggioranza e annuncia il ritiro delle deleghe Appoggio di quasi tutto il gruppo, polemica la Giagoni. Ora un riassetto condiviso

27 dicembre 2014
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ARZACHENA. Per il nuovo anno il sindaco Alberto Ragnedda si regala una giunta tutta nuova. Alla vigilia di Natale il primo cittadino ha convocato una riunione di maggioranza straordinaria. E ha annunciato l'azzeramento di tutte le deleghe. Una decisione condivisa da quasi tutti i componenti del gruppo. Polemica la vice sindaco e assessore ai Servizi sociali Maria Giagoni. La ex numero due dell'amministrazione ritiene che la scelta di Ragnedda sia una punizione nei confronti della sua opposizione interna. Già da prima dell'estate si parlava di rimpasto, di rimescolare le carte per dare nuovo sprint a una amministrazione un po' spompata. Una ipotesi confermata a giugno dallo stesso Ragnedda, che però non ha mai parlato di crisi. «Il rimpasto a cui lavoro – aveva dichiarato – non è legato a una presunta crisi, ma a un impegno ben preciso che ho preso con tutta la maggioranza per la metà del mandato». Innegabili però i rapporti di insofferenza della maggioranza con Giagoni, emersi pubblicamente in una seduta di Consiglio comunale. E il malumore generale all'interno del gruppo di Ragnedda, sempre meno squadra e più gruppo di prime donne.

Con l'azzeramento della giunta il sindaco punta a dare un nuovo corso alla sua amministrazione. A farla uscire dalla palude in cui si è arenata nell'ultimo anno. «Non è un rimpasto – ci tiene a ribadire il sindaco –. Ma un azzeramento totale delle deleghe. Dal vice sindaco in giù. Dopo due anni e mezzo credo sia arrivato il momento di fare una riflessione seria, per capire, con la mia maggioranza, se la strada intrapresa è coerente con il forte mandato che avevamo ricevuto dalla comunità. Questo gruppo è nato dalla volontà popolare, dalla gente che ad Arzachena ha detto basta a un certo modello politico, a una proposta preconfezionata fatta da politici professionisti del potere. Da oggi e per i prossimi dieci giorni si apre un momento di riflessione che dovrà portare i componenti a una visione comune, al ritorno alla condivisione di quei valori che hanno portato alla nascita di questa squadra e alla vittoria elettorale. Negli ultimi mesi è mancata molto l'informazione e talvolta la condivisione con la gente. Mi assumo le responsabilità degli errori fatti mentre vanno ai miei consiglieri i meriti delle cose buone».

Alberto Ragnedda non intende però rifare una squadra da solo, come fece all'indomani delle elezioni. Punta a un riassetto condiviso. «Vorrei che le indicazioni sulle deleghe arrivassero in modo unitario dai componenti della maggioranza, dalla auto-analisi dei loro impegni, dei risultati, delle competenze – conclude – . Mi aspetto la prova della maturità politica di una maggioranza nata per cambiare Arzachena, che in due anni e mezzo ha saputo fare scelte rivoluzionarie e che deve proseguire la sua azione con rinnovato entusiasmo fino al 2017». (se.lu.)

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