La Nuova Sardegna

Olbia

Fresu: «La musica unisce e fa del bene»

di Sebastiano Depperu
Fresu: «La musica unisce e fa del bene»

Il jazzista in visita alla scuola media di Sant’Antonio, sistemata anche con i fondi raccolti nel maxi concerto di Cagliari

24 dicembre 2014
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SANT’ANTONIO. Doveva essere una festa e così è stato, a Sant'Antonio di Gallura. Ieri mattina, le scuole medie del paese hanno accolto il musicista di Berchidda, Paolo Fresu. L'occasione era speciale. La struttura scolastica ha ricevuto un contributo per lavori di ristrutturazione da parte dell'organizzazione "Sardegna chi ama". Dal maxi concerto di Cagliari del 31 maggio scorso sono, infatti, arrivati 40mila euro, impiegati per interventi di ristrutturazione della scuola santantoniese. «Un musicista non è solo chi rimane con le sue note - ha detto Paolo Fresu, accolto dagli abbracci dei bambini del paese e dalle autorità politiche e scolastiche -. La musica può unire e fare del bene. Io, ritorno a casa felicissimo perché ho visto dove sono i nostri fondi. La buona amministrazione ha fatto il resto. Si è stati capaci di individuare i problemi e risolverli concretamente. Il Comune è stato bravo».

Sant'Antonio, dopo il 18 novembre 2013, è stato inserito assieme a diversi paesi sardi nell'elenco di quelli dall'alluvione. L’iniziativa del concerto di maggio è nata da un'idea del jazzista Paolo Fresu, fatta propria dalla Fondazione Banco di Sardegna e organizzata dall’associazione culturale Dromos per contribuire alla ricostruzione delle scuole danneggiate dal ciclone. Ieri, a Sant'Antonio, tutti hanno avuto parole di gratitudine nei confronti di Paolo Fresu, accolto anche da un gruppo di bambini vestiti in costume. Gli altri lo hanno atteso nell'aula di musica dove hanno suonato e cantato le canzoni di Adele, Louis Armstorng e Christina Perri. «Siamo veramente grati di quanto è stato fatto per noi - ha detto il vicesindaco Maria Paola Mariotti, mentre faceva visitare la scuola a Fresu -, il grazie arriva da parte di tutti ma, soprattutto, dai bambini. La scuola è di tutti ma sono loro quelli che la frequentano e la vivono ogni giorno». Anche la dirigente scolastica è sulla stessa lunghezza d'onda del vicesindaco. Per Pinuccia Mura, infatti: «Saranno i ragazzi i primi a beneficiare di questi interventi. Come rappresentanti dell'istituzione scolastica non possiamo che dire grazie, un grazie immenso». Il jazzista, poi, ha spiegato l'idea della raccolta dei fondi per le scuole: «Non erano contributi in mezzo a tanti. Voleva essere un'azione concreta. E così è stato. Qui c'era bisogno e, concretamente, si è fatto bene. I fondi non dovevano finire in un contenitore, ma sono stati mirati e ben collocati. Vedere che è stato fatto tutto mi fa andare via con il cuore felice. La gente che ha donato durante il concerto con i biglietti o con gli altri canali potrà vedere dove sono andate le donazioni, che sono state realmente utilizzate e sono servite per risistemare o migliorare delle scuole devastate dall'alluvione».

Per completare i lavori della scuola media di Sant'Antonio, inoltre, sono arrivati dei finanziamenti anche dalla Regione. Ieri mattina, la scuola era fresca e viva, sapeva di nuovo. Ma sapeva anche di gratitudine.

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