La Nuova Sardegna

Olbia

Blitz di Natale: chiusi due negozi abusivi

di Giampiero Cocco
Blitz di Natale: chiusi due negozi abusivi

La polizia locale ha accertato che la società romana Brand aveva aperto dieci giorni fa senza alcuna autorizzazione

20 dicembre 2014
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OLBIA. Citare il notissimo Totòtruffa è quasi doveroso. Si tratta semplicemente di aprire un esercizio commerciale in pieno centro, nella principale via cittadina dello shopping, per di più sotto Natale e con prezzi stracciattissimi. Il «prendi tre e paghi cinque (euro)» ha attratto nel locale anche i vigili urbani della città, che ieri mattina hanno chiuso il negozio perché aperto in dispregio di tutte le norme. Non aveva la benchè minima autorizzazione, non aveva mai presentato al Suap (lo Sportello unico per le attività produttive) alcuna richiesta, tanto che all’ufficio ignoravano perfino l’esistenza di questo negozio.

Aperto pochi giorni fa da un intraprendente società romana, la “Brand srl”, una azienda che con sede legale nella capitale. Gli agenti della polizia locale hanno inflitto cinquemila euro di multa all’impresa come sanzione amministrativa per aver avviato una attività senza alcuna autorizzazione.

La stessa azienda romana pare fosse da tempo in liquidazione, e su questo fronte si stanno svolgendo ulteriori accertamenti di carattere amministrativo da parte della polizia locale. L’unica commessa presente è cascata dalle nuvole, affermando di non sapere il motivo per il quale si trovava dentro quel negozio. La stessa non è stata in grado di fornire ulteriori delucidazioni al comandante della polizia locale Gianni Serra, che con i suoi uomini ha contestato alla società una lunghissima serie di irregolarità amministrative e fiscali che potrebbero avere anche un seguito penale.

La commessa si trovava lì per caso, senza un contratto di assunzione o delega di sorta, impegnata però a servire la scarsa clientela (soltanto otto gli scontrini rilasciati nell’arco di una mattinata su una partita Iva della cui autenticità si sta ancora indagando) per conto di qualcuno che non conosce. Scene da Totòtruffa, per l’appunto, se non fosse che questo è accaduto in pieno centro cittadino, al numero 110 di corso Umberto, dove lo struscio quotidiano fa rima con lo shopping, natalizio e non. Un negozio in piena regola, aperto da poco meno di quindici giorni e chiuso d’autorità poco prima delle tredici di ieri dalla polizia locale. Che ha anche accertato la regolarità di un secondo esercizio commerciale aperto poco distante, vicino alla biblioteca comunale. Un negozio dedicato a “Viale Parioli” (uno dei quartieri della Roma bene) cha fa capo ad una ditta di Roma che avrebbe “ritardato” nel presentare la regolare documentazione al solito ufficio Suap beccandosi, per questa dimenticanza, cinquemila euro di multa e la cessazione immediata dell’attività dell’esercizio (che ieri mattina, ad ogni buon conto, i vigili urbani hanno trovato già sprangato) sin quando non verranno regolarizzate le autorizzazioni al commercio. Le persone che amministrano la società commerciale avrebbero stretto un rapporto di “collaborazione” con un negozio di Arzachena, ma questo genere di arrangiamento con stretta di mano finale sarebbe in rotta di collisione con la più che liberale normativa che regolamenta il commercio nazionale, isolano e cittadino.

I controlli della polizia locale andranno avanti per garantire i clienti sui loro acquisti e dare tranquillità e sicurezza agli esercenti in regola.

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