La Nuova Sardegna

Olbia

Furti in Gallura, 3 piani di merce rubata

di Angelo Mavuli
Furti in Gallura, 3 piani di merce rubata

Alla famiglia già arrestata, si aggiunge un minore. Recuperato un bottino enorme, una “filiale” anche a Santa Teresa

28 novembre 2014
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TEMPIO. Si aggrava sempre di più, con il proseguo delle indagini dei carabinieri, la posizione giudiziaria di Fabio Vacca, 22 anni, del fratello, Filippo Alex di 20, della madre Giuseppa Dolcemascolo di 53 e di Francesca Riva, 21 anni, fidanzata di Fabio, originaria di Santa Teresa di Gallura: sono stati arrestati, mercoledì pomeriggio al termine di una perquisizione, nella loro casa di Via Lazio, perché trovati in possesso di un fucile con matricola brasa oltre che di una quantità enorme di merce di tutti i generi, provento, secondo i militari, di decine e decine di furti commessi in questi ultimi anni, in tutta la Gallura. Una quantità talmente enorme di materiale ( fra cui, ad esempio, una cucina rubata dalla sede degli Scout, nella cosìddetta casa del custode a Rinagghju, circa due anni), da occupare per intero il piano terra e i due piani della palazzina, dove i quattro “abitavano”.

Fra la merce recuperata, anche sei computer, altro materiale multimediale, alcuni zainetti per bambini, cancelleria varia e diverso altro materiale didattico, sottratti durante la notte fra martedì e mercoledì, dalla scuola di San Giuseppe. Furto che aveva fatto scattare il fruttuoso blitz dei carabinieri, Ad aggravare, ieri mattina, la posizione dei quattro, (i due fratelli associati alla Casa di Reclusione di Nuchis, le due donne rinchiuse a Bancali), sarebbe stata la sconvolgente scoperta, secondo cui, almeno nell’ultimo furto nelle scuole di San Giuseppe, sarebbe stato coinvolto anche un minorenne, già debitamente segnalato all’autorità giudiziaria.

L’altro elemento di non poca importanza ai fini giudiziari, è costituita dall’evolversi delle indagini che nel loro proseguo hanno portato a scoprire, a Santa Teresa di Gallura, paese di origine di Francesca Riva, anche una sorta di “filiale” o magazzino che dir si voglia, stracolmo di merce, proveniente anch’essa da altre decine e decine di furti.

Nella compagnia carabinieri di Tempio, comandata dal capitano Giovanni Bartolacci, il riserbo sull’operazione, destinata forse a riservare altre sorprese, è assoluto anche se la soddisfazione per l’operazione scaturita da una perfetta conoscenza del territorio oltre che del tessuto sociale della propria area di pertinenza, è visibile e ricambia delle amarezze derivanti anche da tanti furti ancora insoluti e che oggi, con la scoperta anche dei depositi a Santa Teresa, potrebbero illuminarsi di nuova luce.

Oggi i quattro dovrebbero essere sentiti dal pm Elisabetta Atzori, titolare dell’inchiesta, per la convalida o meno degli arresti. Saranno difesi dal loro avvocato di fiducia, Monica Liguori del Foro di Tempio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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