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Fabio Lai dice no alla surroga: è come salire sulla Concordia

Fabio Lai dice no alla surroga: è come salire sulla Concordia

LA MADDALENA. Momenti di incertezza ieri in Consiglio comunale a causa del rifiuto di Fabio Lai, designato alla surroga del dimissionario Massimiliano Guccini. dato che il primo dei non eletti nella...

25 novembre 2014
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LA MADDALENA. Momenti di incertezza ieri in Consiglio comunale a causa del rifiuto di Fabio Lai, designato alla surroga del dimissionario Massimiliano Guccini. dato che il primo dei non eletti nella lista Montella, Stefano Filigheddu, si era già accomodato nelle file del gruppo di Pedroni, il posto di consigliere di opposizione spettava a Lai, secondo dei non eletti e infatti è stato convocato all’assemblea civica, dando però forfait. Solo alle 12 è arrivata in aula la comunicazione ufficiale alla rinuncia, ma nel frattempo era stato nominato formalmente consigliere. Una decisione contrastata: il consigliere Tollis e la segretaria Barbara Pini hanno infatti avuto una discussione circa la procedura da utilizzare. Secondo la Pini, Fabio Lai sarebbe dovuto essere presente in quanto erano state espletate tutte le norme prescritte per la surroga. Ma secondo Tollis, la procedura adottata era relativa a un consigliere già nominato e non del cittadino Lai. Per la segretaria era tutto regolare e la surroga è passata con i voti della maggioranza più i tre del gruppo Pedroni, mentre il sindaco Comiti si è astenuto, motivando la scelta col fatto che si sarebbe creato «un consigliere in contumacia». Gli altri sono usciti dall’aula.

«È inutile salire sulla Concordia – ha dichiarato Fabio Lai, per spiegare il suo rifiuto – perché vuol dire salire a bordo di un’amministrazione comunale ormai delegittimata agli occhi dei cittadini per essere stata il laboratorio di vaghe promesse programmatiche mai mantenute». Il terzo dei non eletti è Gianni Nieddu.

Tra i punti all’ordine del giorno, importante quello sull’ordine pubblico, tema particolarmente sentito in questo periodo nell’isola. Dopo la discussione, i capi gruppo si sono riuniti per stilare un ordine del giorno nel quale si richiede al prefetto «la convocazione di una conferenza di servizi per l’analisi dei problemi di ordine pubblico e le possibili soluzioni; incrementare numericamente le forze dell’ordine per consentire il necessario monitoraggio delle parti sensibili dell’abitato e le diverse zone extra urbane; e soprattutto individuare una forma di coordinamento e collaborazione tra le forze di polizia, per garantire una vigilanza più efficace e dissuasiva». Il consiglio ha così conferito al sindaco il mandato di reperire le risorse economiche per creare un’efficiente rete di sorveglianza del territorio.

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