La Nuova Sardegna

Olbia

AGLIENTU

Legge urbanistica, Comuni in rivolta

Il sindaco convoca per mercoledì i primi cittadini, si parlerà della bozza regionale e di proroga del Piano casa

24 novembre 2014
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AGLIENTU. La nuova legge urbanistica regionale non piace ai sindaci della Gallura. Molti di loro avrebbero qualcosa da dire sulle novità allo studio della Regione e oggi in forma di bozza. Un’occasione per dire il proprio pensiero sarà mercoledì ad Aglientu. Il sindaco Antonio Tirotto ha organizzato un incontro sull’argomento al quale ha invitato tutti i sindaci della Gallura.

L’appuntamento è alle 10.30, nell’aula consiliare di via Pariseddu. «La situazione economica, occupazionale e sociale della Sardegna e dell’intera Italia – scrive Tirotto nella lettera di invito ai primi cittadini – risulta aggravarsi sempre più, con conseguenze disastrose sulle aziende e le famiglie. Per questo ritengo opportuno che ogni singolo consiglio comunale si attivi, fattivamente, per elaborare proposte che dovranno essere prese in considerazione dall’ amministrazione regionale, come base per la ripresa e lo sviluppo sociale ed economico della Sardegna».

Dall’incontro di mercoledì sono attese proposte, emendamenti e una richiesta unanime di proroga del Piano casa. «È indispensabile – continua Tirotto – agire con solerzia per porre un freno al delirio legiferativo della Regione che, probabilmente, non ha ancora ben compreso la gravità della situazione delle famiglie e delle aziende sarde. Pertanto è necessario, anche seguendo l’iniziativa del Comune di Olbia, deliberare sulla proroga del Piano casa. Il mancato rinnovo comporterebbe la chiusura di una miriade di aziende e il licenziamento di migliaia di lavoratori».

La lettera di convocazione ai 25 sindaci della Gallura è stata inviata anche al presidente dell’Anci Pier Sandro Scano. «Lo sviluppo del nostro territorio – chiude il primo cittadino di Aglientu – passa anche dal rilancio del settore edile. Per questo motivo occorre che ogni amministrazione comunale si attivi per elaborare proposte da mandare in Regione. Questa deve essere la basa dalla quale ripartire per rilanciare lo sviluppo socio-economico dell’isola. Un tavolo tra le amministrazioni galluresi e la Regione è un punto di partenza dal quale, tutti noi, non possiamo sicuramente prescindere». (s.d.)

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