La Nuova Sardegna

Olbia

L’alluvione spiegata in una tesi di laurea

di Angelo Mavuli
L’alluvione spiegata in una tesi di laurea

Un tempiese diventa ingegnere al Politecnico di Torino con un lavoro che presenta una mappa interattiva dell’evento

20 novembre 2014
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TEMPIO. Un giovane tempiese di 27 anni, Gabriele Leoni, ha illustrato l’alluvione del 18 novembre dell’anno scorso in una tesi di laurea di ingegneria civile discussa un mese fa, al Politecnico di Torino. «Studiavo ingegneria civile al Politecnico di Torino – racconta il giovane –, e nei giorni dell’alluvione dell’anno scorso mi preparavo a scegliere, fra diversi temi e argomenti degni di attenzione, quello giusto per la mia tesi. Con il cuore in gola, sui media, e sulla rete seguivo, quanto stava accadendo in Sardegna. Costantemente ero in contatto con la mia famiglia, che al pari di tutti i sardi viveva momenti di angoscia per le vittime, per il dolore dei loro familiari, per l’impotenza di fronte alla furia di un evento i cui danni erano provocati in massima parte dall’incuria dell’uomo e dal suo poco rispetto dell’ambiente e del creato».

La scelta di approfondire questi argomenti e la necessità di fare qualcosa di utile per la sua terra, a quel punto è stata un tutt’uno con la scelta della tesi: «D’accordo con il mio relatore, Pierluigi Claps, docente ordinario al Diati (Dipartimento di ingegneria dell’ambiente, del territorio e delle infrastrutture), ho voluto intitolare “Rappresentazione interattiva dell’evento alluvionale verificatosi in Sardegna il 18 novembre del 2013” il mio lavoro. La tesi – spiega appassionato Gabriele Leoni –, prende avvio da un esame preliminare dei rapporti antecedenti all’evento prodotti dagli enti preposti a lanciare l’allerta, Arpa e protezione civile. Questi rapporti, ineccepibili nella loro scientificità, risultano spesso di difficile consultazione e discernimento, per la maggioranza delle persone in quanto rivolti quasi esclusivamente ad altri tecnici. Essendo, quindi, tali rapporti molto settoriali, ho avvertito la concreta mancanza di un indispensabile lavoro di mediazione e di sintesi in grado di favorire una chiara visione globale del fenomeno che stava per abbattersi sull’isola».

Preso atto di questo scollamento fra gli studiosi e gli operatori, spiega ancora Luigi Leoni, «ho deciso di sviluppare, fra le altre cose, una tipologia di tesi volta ad associare ad un’analisi ingegneristica tradizionale di tipo quantitativo anche una rappresentazione grafica diretta e immediatamente intelligibile dell'evento alluvionale, elaborata in forma di “mappa interattiva”. Spero che, anche grazie a questa mappa, il mio lavoro possa essere usato come possibile strumento informativo e di supporto per la prevenzione e la sensibilizzazione – si augura il giovane neolaureato – e che possa essere di aiuto, se mai ve ne fosse ancora bisogno».

Per la tesi del ventisettenne tempiese, dopo l’emozione dell’esposizione al Politecnico, quella dell’esposizione pubblica nella città più colpita dal dramma del ciclone Cleopatra: verrà presentata domani alle 17 nella sala conferenze del museo archeologico di Olbia, dallo stesso autore, invitato dalla diocesi di Tempio-Ampurias nell’ambito di un convegno intitolato “Bilancio e prospettive di una esperienza di solidarietà”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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