La Nuova Sardegna

Olbia

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Convegno Avis sulle ricerche contro l’anemia ereditaria

di Gianni Casella
Convegno Avis sulle ricerche contro l’anemia ereditaria

OSCHIRI. Il convegno su «Donazioni e terapie innovative: dal sangue alle cellule staminali e cordonali», organizzato dalla sezione dell’Avis, in collaborazione con il Comune, l’Asl 2 di Olbia e la...

17 novembre 2014
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OSCHIRI. Il convegno su «Donazioni e terapie innovative: dal sangue alle cellule staminali e cordonali», organizzato dalla sezione dell’Avis, in collaborazione con il Comune, l’Asl 2 di Olbia e la ThalassaAzione Sardegna è stato un vero successo di pubblico presente e contenuti scientifici snocciolati dai relatori, dirigenti di vari settori della Asl 2, dal Prof. Paolo Moi, direttore del Microcitemico di Cagliari, e di Ivano Argiolas, presidente di ThalassaAzione di Cagliari. Nutrita anche la presenza di partecipanti dal territorio. Moi ha detto: «Queste presenze non riusciamo a realizzarle neanche a Cagliari». Frase che certifica l’impegno della sezione dell’Avis per realizzare un importante appuntamento dagli intenti divulgativi e didattici di fronte ad una platea dalla quale mancavano soltanto i giovani. Dopo i saluti di rito, con il coordinamento del medico di base, Antonello Muscas, e con il supporto multimediale si sono avvicendati i dirigenti della Asl 2. Mariella Multinu ha parlato della evoluzione della donazione del sangue alle cellule cordonali, Mariella Serra e Elena Cocco dell’utilizzo e compatibilità Hla delle cellule staminali. Antonio Rubattu delle cellule staminali da cordone ombelicale e Marzia Langiu della raccolta delle staminali da sangue cordonale. Ivano Argiolas ha parlato della sua esperienza di sardo talassemico che, grazie a una collaborazione con gli Usa, sta cercando di sconfiggere la grave forma di anemia. Al suo fianco una ragazza di 15 anni, che dalla malattia è guarita. Voglia di combattere contro la patologia e speranza sono i motori di azione che caratterizzano questa azione, non ancora conclusa, e oggetto di uno studio, che va avanti da diversi decenni.

Illuminante in questo ambito stato il contributo scientifico ed umano di Moi, nella sua dissertazione sullo stato della ricerca mondiale. Non sono mancati i quesiti inerenti le ardue problematiche del settore, che spesso non conosce ancora scientifiche e definitive soluzioni a problematiche di salute, che condizionano pesantemente la vita dei pazienti.

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