La Nuova Sardegna

Olbia

Resta grave il ciclista travolto dal pirata

di Giampiero Cocco
Resta grave il ciclista travolto dal pirata

Giovanni Pirisino, 22 anni, ha un polpaccio maciullato. Il dolore della Fancello-Terranova. L’investitore oggi davanti al gip

10 novembre 2014
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OLBIA. Giovanni Pirisino il ciclista di 22 anni travolto sabato pomeriggio dalla Panda di un pirata della strada ubriaco, è ancora ricoverato in rianimazione, sotto osservazione. Le condizioni del giovane, sottoposto nella serata di avantieri a un delicato intervento chirurgico per ricostruire la parte del muscolo di un polpaccio maciullato nel terribile incidente restano stazionarie, e i sanitari non hanno ancora sciolto la prognosi, che resta riservata. Il secondo ferito, Giuseppe Venuto di 25 anni, di Messina, è stato invece dimesso e dovrebbe cavarsela con una decina di giorni di cure.

L’investitore, Riccardo Brandanu di Loiri, 36 anni, dovrà comparire questa mattina, in stato di detenzione, davanti al gip del tribunale di Tempio per rispondere delle accuse di omissione di soccorso, lesioni gravissime e guida in stato di ebrezza. Una serie di contestazioni che lo hanno portato agli arresti domiciliari dopo che, travolto il gruppo di cicloamatori, si era dileguato fuggendo verso casa, a Loiri, dov’è stato raggiunto e arrestato dai carabinieri del nucleo operativo di Olbia e dai militari della stazione di Loiri Porto san Paolo. Riccardo Brandano, un operatore ecologico, era stato già sanzionato, nel 2009, con il ritiro per sei mesi della patente perché trovato a guidare ubriaco. La stessa situazione nella quale si è trovato sabato pomeriggio, quando, dopo il sorpasso di un’auto in curva, è piombato con la sua utilitaria alle spalle del gruppo di ciclisti che stavano percorrendo la provinciale 87, a pochi chilometri da Vaccileddi. Dopo aver investito o tre ciclisti l’uomo ha accelerato, ma la targa della sua auto è stata rilevata dai compagni di squadra degli investiti, e per i militari è stato un gioco rintracciare, poco dopo, il pirata della strada. Il test dell’etilometro e l’analisi del sangue hanno poi confermato i sospetti: l’uomo aveva abbondantemente bevuto e guidava ubriaco, da qui l’arresto in flagranza di reato e la concessione, da parte del sostituto procuratore della Repubblica di Tempio Elisabetta Atzori degli arresti domiciliari.

I giovani rimasti feriti nell’incidente sono costantemente seguiti dal presidente del gruppo sportivo “Fancello Cicli-Terranova Olbia” Pierre Canu che, nell’augurare ai suoi ragazzi una pronta guarigione, ha voluto sottolineare che il sodalizio sportivo resterà accanto ai suoi atleti, assistendoli in ogni circostanza. Giovanni Pirisino, il più grave degli atleti (è stato premiato nel campionato regionale 2014) lavora in una pizzeria del centro storico. Ciclisticamente ha iniziato a praticare l'attività nel settore giovanile della “S.C. Terranova” ottenendo ottimi risultati e numerose vittorie importanti in campo regionale. Dopo un periodo di inattività per impegni di lavoro lo scorso anno aveva ripreso l’impegno agonistico partecipando alle gare più importanti del calendario regionale, conseguendo alcune vittorie di prestigio. «Un atleta serio, disciplinato e con grande spirito di squadra», ha detto Pierre Canu. Il secondo ferito, Giuseppe Venuto, 25 anni di Messina, e un ex marinaio della capitaneria di Porto che ha scelto Olbia come città in cui vivere e, da appassionato com’è, lavora in un negozio di biciclette.

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