La Nuova Sardegna

Olbia

Tra sport e natura con carta e penna, il “Girolibro” incanta

di Sebastiano Depperu
Tra sport e natura con carta e penna, il “Girolibro” incanta

Luogosanto, concluso l’evento organizzato dalla biblioteca Mura: quattro tappe tra i paesaggi e decine di partecipanti

02 novembre 2014
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LUOGOSANTO. Luoghi mozzafiato, libri, carta e penna. Sono gli ingredienti che, anche quest’anno, hanno dato vita al “Girolibro degli stazzi”, un’iniziativa messa in piedi anni fa dall’associazione “Semìti di parauli”, formata da lettori della biblioteca di Luogosanto. Si è conclusa, infatti, la settimana scorsa, la quarta edizione con molta soddisfazione degli organizzatori con la partecipazione di decine e decine di persone in quattro tappe: Luogosanto, Calangianus, Aggius e Tavolara.

«Anche quest'anno - sega Riccardo Mura, responsabile della biblioteca di Luogosanto - abbiamo fatto 4 escursioni, una per ogni domenica di ottobre e, questo fine settimana, festeggeremo attorno a un falò. Il tempo è stato dalla nostra parte. Sono state quattro giornate memorabili, all'insegna dello sport, della cultura, della natura e dell'amicizia. Stavolta abbiamo tentato l'esperimento della scrittura anziché della lettura, innovazione che è stata accolta bene dai partecipanti, che si sono trovati costretti a riprendere confidenza con carta e penna; e soprattutto con la propria creatività, così spesso soffocata dalle troppe distrazioni della vita moderna». L'obiettivo era quello di ridare ai partecipanti lo slancio necessario per riprendere e coltivare la scrittura. «E ci possiamo ritenere soddisfatti - continua Mura - perché, nonostante le ragnatele in cui erano avvolte e i pochissimi minuti concessi per lo svolgimento degli esercizi, l'immaginazione e le doti creative dei provetti narratori sono venute alla luce, suscitando spesso l'applauso spontaneo dei partecipanti. D'altronde non si può dire che scarseggiassero le fonti d'ispirazione. I paesaggi che abbiamo scoperto ci hanno sicuramente aiutato a riconnetterci con la parte più profonda di noi e a dare il meglio di noi stessi. Una delle nostre ambizioni principali è sempre quella di ricordarci che viviamo in una terra meravigliosa, dove basta socchiudere una vecchia gjaca (cancello di campagna) o saltare un muretto a secco per scoprire luoghi incantevoli e selvaggi, dove potersi perdere e ritrovare nel pieno rispetto della natura e della cultura che ci hanno formato».

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