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Villa Arkadia, aperto il processo per gli abusi edilizi

di Giampiero Cocco

TEMPIO. Si è aperto ieri il processo per abusi edilizi avviato dalla procura della Repubblica contro il titolare dell’impresa, il progettista e il direttore dei lavori che stavano ristrutturando...

24 ottobre 2014
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TEMPIO. Si è aperto ieri il processo per abusi edilizi avviato dalla procura della Repubblica contro il titolare dell’impresa, il progettista e il direttore dei lavori che stavano ristrutturando villa Arkadia, la residenza smeraldina di Irina Abramovic, ex moglie dell’oligarca e miliardario russo Roman Abramovic. Sul banco degli imputati, ieri mattina, c’erano l’imprenditore di Capoterra Maurizio Pili, titolare della “Elis edilizia costruzione”, una impresa che aveva ottenuto da Irina Abramovic la milionaria commessa di ristrutturare la villa sul litorale di Cala di Volpe, in Costa Smeralda. Con il costruttore, assistito dall’avvocato Domenico Putzolu, sono finiti imputati anche il progettista Nicola Ragnedda e il direttore dei lavori, Antonio Cabras. Stando alle indagini, avviate dopo la denuncia della miliardaria russa, il costruttore e il suo staff non avrebbero rispettato il progetto originario, realizzando abusivamente delle volumetrie non previste nello scantinato dell’immensa villa. Ieri sono stati sentiti, dal giudice unico Gaetano Cau, gli ufficiali della polizia giudiziaria che effettutarono i rilievi tecnici nella villa. Il processo, sui richiesta del difensore del costruttore, è stato aggiornato al prossimo 2 luglio nel corso della quale dovrebbe essere citata a comparire la miliardaria russa, proprietaria di Villa Arkadia, la residenza di lusso ottenuta dopo al separazione dall’ex consorte. (g.p.c.)

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