La Nuova Sardegna

Olbia

Annuncio choc nella crisi Meridiana: ripartono i 1634 licenziamenti

Annuncio choc nella crisi Meridiana: ripartono i 1634 licenziamenti

Trattativa sulla crisi, la compagnia aerea esprime apprezzamenti per la mediazione del governo ma sottolinea la chiusura dei sindacati. Sconcerto al ministero del Lavoro: «La decisione dell'azienda è un errore grave»

24 ottobre 2014
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OLBIA. Svolta nella crisi di Meridiana: l’azienda, dopo l’incontro al ministero del Lavoro, ha annunciato che farà ripartire la procedura per licenziare 1634 dipendenti su 2101.

La notizia è stata data in serata dalla società con un comunicato stampa, in cui si ringrazia il Governo per l’attenzione mostrata verso la vertenza, sostenendo che aveva fatta propria la mediazione proposta dai ministri Poletti (Lavoro) e Lupi (Trasporti), mediazione che invece i sindacati, nell’incontro odierno, hanno accolto in parte, ma con la richiesta di integrarla con quattro punti, tra cui la fusione tra Meridiana e Air Italy.

«L’azienda sottolinea il valore positivo della fase di approfondimento appena conclusa – è scritto nella nota - nella quale grazie al coinvolgimento sia del Governo che delle Istituzioni regionali è stato possibile riaprire il dialogo tra le parti, definire lo schema di generosi ammortizzatori sociali con copertura degli stipendi fino all’80% per altri 5 anni in aggiunta ai 4 anni di CIGS trascorsi, e individuare un percorso per la possibile riduzione degli esuberi fino a 278 unità».

Da questo momento partono 75 giorni di tempo in cui azienda e sindacati tratteranno sui criteri per i licenziamenti. (guido piga)

Le reazioni

Il governo.  La scelta di Meridiana di comunicare fuori dal tavolo del confronto la decisione di considerare conclusa la fase di tregua sulla procedura di mobilità «è un errore grave e un atto che rischia di compromettere i significativi passi in avanti compiuti nel corso del confronto». Lo si legge in una nota del ministero del Lavoro. «L'atteggiamento di Meridiana - prosegue la nota del Ministero - è incomprensibile in considerazione della decisione del Ministro, accolta da tutti, di interrompere la riunione in corso e riprenderla lunedì, con l'obiettivo di chiarire alcuni aspetti relativi all'applicabilità degli ammortizzatori sociali alla specifica situazione aziendale».

Scanu (Pd). «Oggi ho partecipato al tavolo di confronto sulla vertenza Meridiana, ci siamo lasciati dandoci appuntamento per domani. Mi pare dunque sconcertante la notizia diffusa dalle agenzie di stampa in base alla quale che la compagnia avrebbe riavviato le procedure per la mobilità del personale cosiddetto in esubero, cioè ben 1634 lavoratori». Lo dice  Gian Piero Scanu, deputato sardo del Partito democratico. «Ancora più incredibile la motivazione, cioè perché sarebbe stato constatato il rifiuto della maggioranza dei sindacati alla proposta di mediazione del Governo. Meridiana si assume così la responsabilità di un comportamento di totale mancanza di rispetto dei lavoratori e di una grave rottura delle trattative proprio mentre tutti i soggetti coinvolti, compresi governo e Regioni, stanno facendo il possibile per trovare una soluzione».

 

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