La Nuova Sardegna

Olbia

il caso olbia

Asara accusa Angela Corda: «Prepotenza inaccettabile»

OLBIA. Dice basta anche Graziano Asara, il segretario cittadino eletto nel congresso bis, domenica scorsa al Geovillage, dove ha partecipato esclusivaente l’area Degortes-Careddu. Basta con il...

24 ottobre 2014
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OLBIA. Dice basta anche Graziano Asara, il segretario cittadino eletto nel congresso bis, domenica scorsa al Geovillage, dove ha partecipato esclusivaente l’area Degortes-Careddu. Basta con il passato e basta con la prepotenza. «Leggendo le affermazioni scomposte dell'ex segretaria del circolo Pd di Olbia sono sempre più convinto di avere a che fare con quei bambini a cui viene tolto il giocattolo conquistato con prepotenza – dice Asara –. Il deliberato congiunto delle due commissioni nazionali ristabilisce, finalmente, la verità, sancendo alcuni principi fondamentali contenuti nel regolamento nazionale. Da esso si evince come la definizione della platea elettorale congressuale non sia nella disponibilità delle segreterie di circolo, ma compito delle commissioni congressuali provinciali; che è possibile iscriversi fino al termine delle operazioni di voto, diritto negato a diverse persone nei giorni precedenti e nella giornata del 12 ottobre. Ora le due commissioni, all’unanimità, faranno votare tutti, così come avevano sempre detto il regionale e il provinciale. In questo modo potrà essere impedito a chi, usando falsi propositi di rinnovamento, ha tentato di estromettere dal voto persone che avevano pieno diritto e solo per cercare di mantenere con ogni mezzo il controllo del partito. Noi ci siamo opposti con una generazione giovane di dirigenti perché crediamo che la Gallura e Olbia debbano uscire dalla cappa di oppressione che vivono da trent'anni. La richiesta di commissariare il partito provinciale, in virtù di non meglio precisate violazioni ai regolamenti nazionali, denota la volontà di alzare il tiro, caratteristica di chi, in evidente stato di inferiorità numerica, utilizza ogni mezzo per impedire l’espressione civile e democratica. Dalle parole della Corda si conferma, una volta di più, come oggi l’obiettivo sia la conquista “manu militari”, ad ogni costo, del Pd gallurese, per preparare il terreno all’ennesima discesa in campo, da candidato sindaco, di chi da 30 anni gestisce il potere a Olbia».

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