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Scuola digitale, al via in Gallura i corsi per master teacher

Scuola digitale, al via in Gallura i corsi per master teacher

TEMPIO. Una novità da tempo annunciata e finalmente in dirittura d’arrivo per la scuola sarda sono i corsi di master teacher che avranno inizio il 10 novembre. In Gallura sono quattro le sedi:...

23 ottobre 2014
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TEMPIO. Una novità da tempo annunciata e finalmente in dirittura d’arrivo per la scuola sarda sono i corsi di master teacher che avranno inizio il 10 novembre. In Gallura sono quattro le sedi: Aggius, Badesi, Olbia e Palau. A Olbia e Palau, per via del maggior numero di scuole e docenti da formare, i corsi saranno due. In tutto, quindi, quattro sedi, sei corsi e 97 docenti che, al termine di un impegnativo iter di formazione, acquisiranno il titolo. Ogni corso prevede 50 ore di lezione in presenza e altre 25 di attività da realizzare on line nella piattaforma che verrà predisposta dell’Indire. I master teacher verranno formati da altri docenti selezionati dall’Indire. Docenti che potranno formare altri docenti formatori.

Ma che cosa un master teacher? Di quale novità si tratta? Il master teacher, una volta formato, avrà il compito di impiantare nella scuola di appartenenza le conoscenze e le esperienze che avrà maturato nel corso di formazione al quale è stato assegnato. Dovrà, in un certo senso, promuovere la conoscenza e la pratica della didattica della nuova scuola digitale. Il punto di partenza della sua missione saranno le Lim, cioè le lavagne interattive multimediali di cui sono dotate molte scuole sarde. La Lim, se ben impiegata, consente di introdurre nell’attività didattica metodologie aggiornate e più vicine alla sensibilità culturale degli studenti. Facilitano l’apprendimento, perché possono diversificare l’approccio dell’insegnante alla lezione. Una Lim può, ad esempio, trasformare una lezione di storia dell’arte (ma il discorso vale anche per tante altre materie) in una visita in un museo o in un parco archeologico. Insomma, i vantaggi che offre sono considerevoli.

Il piccolo paradosso della scuola digitale sarda che sta per entrare in una fase decisiva possono essere le riserve che, proprio sul conto delle Lim e del loro impiego, sono state formulate dal governo nel documento sulla “Buona scuola”. “Obsolete e ingombranti”, questa è l’accusa rivolta alle Lim, strumento tecnologico che provoca la motivata invidia delle scuole che ne sono prive. Toccherà ai master teacher di nuova formazione dimostrare che le cose non stanno proprio così e che la “buona scuola” non può fare ritorno alla vecchia lavagna di ardesia o affidarsi totalmente al potenziamento della rete. (g.pu.)

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