La Nuova Sardegna

Olbia

Nessun traghetto in più, la Regione non ha soldi

di Serena Lullia
Nessun traghetto in più, la Regione non ha soldi

La Maddalena, l’assessore spiega che per potenziare il servizio servono risorse I nuovi bandi per le corse residuali imporranno ai privati di lavorare tutto l’anno

23 ottobre 2014
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LA MADDALENA. Davanti all’assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana, sfilano i disagi dell’isola isolata. Li portano in aula il sindaco Angelo Comiti, i capigruppo di opposizione, i cittadini. Dal primo ottobre La Maddalena è ancora più lontana dalla terraferma. Solo la Saremar garantisce i collegamenti con Palau di giorno e fino alle 19,30. Poi ci pensa la compagnia privata Delcomar, corse notturne ogni ora. In un documento unanime consegnato all’assessore, il Consiglio comunale indica le sue richieste. Incremento delle corse Saremar con l’introduzione del terzo equipaggio; dei bandi per le corse residuali che obblighino le compagnie a viaggiare sulle onde non solo d’estate ma tutto l’anno; Saremar pubblica al 100 per cento; tariffe agevolate per i residenti in Sardegna; mantenimento dei livelli occupazioni attuali.

Le richieste. «Subiamo il peso di un doppio isolamento che merita attenzione e giustizia – dichiara il primo cittadino –. La Saremar in pochi anni ha perso due equipaggi e 7 corse. La sua natura pubblica rappresenta una garanzia, ma nel caso in cui venga privatizzata vogliamo essere coinvolti. Non siamo disposti a essere esclusi. E chiediamo che Saremar resti pubblica almeno al 51%». Rincara la dose sull’esigenza di aumentare il numero di corse, almeno ogni mezz’ora, tutto il giorno, il capogruppo Massimiliano Guccini. «La notte scorsa i traghetti Delcomar non hanno viaggiato dalle 23 – afferma –. Fino alle 6 del mattino eravamo isolati. Ci siamo detti: speriamo che nessuno abbia bisogno di raggiungere l’ospedale di Olbia. Chiedo all’assessore quanto valga una vita umana. Ma la condizione in cui ci troviamo genera anche disagi economici. I turisti non entrano perché costa troppo; nessuno dall’altra parte del mare viene a mangiare una pizza da noi».

Nessuna corsa in più. L’assessore Deiana ascolta, annota, poi prende la parola. Il suo intervento è un uragano sulle speranze dell’isola. «Non ho gli strumenti per aumentare le corse disponibili nè le risorse – afferma –. Per quanto riguarda invece i bandi per le corse residuali saranno fatti in modo diverso. I precedenti hanno fondamenti giuridici dubbi. Le nuove regole stabiliranno che le compagnie non verranno qui solo a prendere la polpa, d’estate. Dovranno restare tutto l’anno. Impossibile, invece, estendere le tariffe residenti ai sardi. Nella finanziaria 2014 l’allora maggioranza inserì la norma, dimenticando però che per essere operativa la legge doveva essere approvata dall’Ue. Detto che i 2milioni e mezzo previsti per garantire questa operazione erano stati accantonati nel capitolo sbagliato – ma in ogni caso si potrebbero spostare – , il vero problema è che quella norma non passerà mai a Bruxelles perché considerata discriminatoria. Aspettiamo che la Commissione si esprima». (se.lu.)

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