La Nuova Sardegna

Olbia

Turismo, la lunga estate regala una timida ripresa

di Serena Lullia
Turismo, la lunga estate regala una timida ripresa

Crescono del 2% le presenze negli alberghi, soprattutto quelle degli stranieri Incidono positivamente la politica dei prezzi e l’offerta di servizi di qualità

20 ottobre 2014
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OLBIA. La lunga estate scalda il cuore degli albergatori. E in un momento così delicato, anche pochi punti percentuali in più di presenze sono una buona notizia. Confermato in città l’aumento del 2% diffuso dalla Regione. Una lettura attenta di quel timido segno positivo conferma che però è ancora presto per dire che la crisi è nell'album dei ricordi. «C’è stato un piccolo incremento generale in tutte le strutture ricettive di Olbia – dichiara Fabio Fiori, portavoce del Consorzio albergatori di Olbia –. Posso confermare il trend reso noto dalla Regione. Certo ci sono una serie di fattori che hanno inciso su questa timida ripresa. Tra questi anche il grande lavoro fatto dall’aeroporto. L’85% dei nostri ospiti arriva in aereo e poi prende un’auto a noleggio. Fino a 6-7 anni fa era il 50% ».

Grandi hotel chiusi. Con la stagione estiva 2014 sono rimaste spente le stelle di alcuni grandi alberghi. Strutture ricettive consolidate sul mercato italiano e straniero, con più di un centinaio di stanze. «Nell'analizzare il modestissimo aumento delle presenze non si può non tenere conto che pesa l'assenza sul mercato di alcune strutture, una delle quali con un brand molto conosciuto – spiega –. Certo non sappiamo in quale percentuale».

Politica dei prezzi. Fiori non nasconde che sulla timida ripresa abbia influito anche una intelligente politica dei prezzi. «La nostra categoria ha una possibilità che non hanno i commercianti – dice l'albergatore –. Non possono abbassare il prezzo di una camicia a fine giornata per favorire la vendita. Noi lavoriamo parecchio on-line e siamo molto elastici sui costi delle stanze. Facendo leva sul prezzo riusciamo a condizionare la domanda, proponiamo pacchetti a prezzi vantaggiosi, non solo notti singole. Certo le presenze crescono, ma diminuiscono i ricavi».E il tariffario non è solo roba da turisti italiani. Come conferma Fiori. «Il cliente straniero, tedeschi, scandinavi sono molto attenti anche all'euro. In particolare sui soggiorni medi e lunghi di famiglie, pochi euro possono far saltare il conto economico di una vacanza. Una variabile che magari spinge a scegliere località altrettanto belle come la Croazia, ma più economiche».

Timido ritorno tricolore. «La presenza di turisti stranieri è confermata e anche aumentata. Si è riaffacciato timidamente anche il vacanziere italiano. L'anno scorso non c'era quasi per niente». Stessi dati arrivano dalla Costa. «I numeri delle presenze sono stati rispettai rispetto alle previsioni – dichiara Adriana Pintus, presidente del Consorzio operatori turistici Arzachena – in alcuni casi anche superati, in particolare in quelle strutture che hanno applicato il revenu management. Chi non si è adeguato ai nuovi metodi ha perso presenze e guadagni. Il mercato straniero conferma i numeri con un aumento notevole degli spagnoli, frutto degli investimenti promozionali in fiera».

Più servizi di qualità. Da alcuni anni gli albergatori lavorano per fare in modo che la cultura dell'accoglienza non sia solo una bella frase da brochure. «Negli hotel è sempre più diffusa la consapevolezza che al cliente non basta una bella stanza – conclude Fiori –. Vuole servizi di qualità e godere a pieno della bellezza dei luoghi. Le strutture olbiesi, tutte di buon livello, si sono dotati di ragazzi specializzati in reception. Fino a 5-6 anni fa l'offerta era carente. Ora la categoria ha anche maturato una certa esperienza, è cresciuta».

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