La Nuova Sardegna

Olbia

Sanità da salvare, già raccolte 400 firme

di Angelo Mavuli
Sanità da salvare, già raccolte 400 firme

Questa la quota raggiunta dopo la manifestazione del “Popolo dei lucchetti”. E anche la scuola abbraccia la protesta

18 ottobre 2014
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TEMPIO. Non si ferma la mobilitazione in difesa della sanità, dopo la manifestazione di giovedì mattina organizzata dal “Popolo dei lucchetti” (gruppo apartitico spontaneo, sorto appunto a difesa del Paolo Dettori e della sanità ) che ha coinvolto circa 500 manifestanti: i sindaci di Tempio, Luras, Calangianus, Badesi, Trinità e Bortigiadas, i lavoratori dell’Asl, gli studenti del liceo Dettori, molte associazioni di volontariato e uomini del mondo culturale, solo per citare alcune categorie.

Al termine della manifestazione, giovedì è cominciata sul posto, su un banchetto predisposto all’ingresso del Dettori, la raccolta delle firme da presentare nelle prossime settimane al presidente Pigliaru. Le prime 400 sono state già apposte, simbolicamente, sulle uniche bandiere ammesse alla manifestazione. Una bandiera bianca con una mano alzata e la scritta “Giù le mani dall’ospedale”. Nella stessa serata di giovedì è stato anche possibile firmare on line collegandosi al “il popolo dei Lucchetti”. Ieri, poco dopo le 17, le firme a difesa e per un potenziamento dei servizi del Dettori (in particolarela cardiologia h24 e la terapia intensiva), avevano già superato quota 400.

««La risposta dei galluresi, dei sindaci del territorio, delle scuole e della diverse associazioni - afferma l’assessore, Nicola Luciano (uno dei promotori della manifestazione di giovedì) - è per noi amministratori pubblici una iniezione di fiducia. Un incoraggiamento di non poco conto per continuare a lottare non solo a difesa della sanità ma anche per impedire la desertificazione sistematica del territorio attuata senza alcuna consultazione dagli organismi centrali, in forma silente subdola. Io credo - prosegue Luciano -, che dopo la grande e civile manifestazione di dissenso, non sia più concesso a nessuno di noi, tanto meno ad un amministratore, di ritirarsi dalla lotta o dileguarsi nelle pieghe di una politica nefasta».

Nicola Luciano conclude augurandosi che quanto prima, su questi argomenti, venga convocato il consiglio comunale aperto da lui chiesto recentemente ai capigruppo. Significativo anche il commento di Emanuele Biancu, calangianese, studente del Liceo Dettori che ha chiesto ai sindaci di coinvolgere fattivamente nella lotta e nel movimento a difesa della sanità anche tutto il mondo studentesco.

«Le parole pronunciate anche a nome dei compagni, sono per noi, un diritto ed un dovere. Io sono di Calangianus, studio a Tempio, vivo in Sardegna, sono italiano e mi sento cittadino del mondo così come gli altri miei compagni, Abbiamo il diritto ed il dovere di sentirci parte integrante e attiva di questa società contribuendo anche a noi a lottare per renderla migliore e più vivibile. A cominciare dalla sanità».

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