La Nuova Sardegna

Olbia

Venti di guerra fra le due anime del Pd

di Enrico Gaviano
Venti di guerra fra le due anime del Pd

Ivana Russu: «Diversi congressi irregolari». Degortes e Careddu senza tessera? Minacciano l’autosospensione 5 sindaci

12 ottobre 2014
4 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Il Pd arriva oggi alla giornata decisiva per la designazione del segretario provinciale. In campo Ivana Russu, avvocato di 33 anni, assessore comunale a Olbia, sostenuta dall’area Scanu, e Tomaso Visicale, odontoiatra di 41 anni, sostenuto dall’area di Nardino Degortes. I veleni che hanno intorbidito i congressi cittadini, stanno infuriando e ieri hanno raggiunto l’apice. Ha cominciato Ivana Russu, che si è recata a Tempio per il congresso locale e non ha trovato il suo antagonista. «Ancora una volta è mancato il confronto – ha detto la Russu – un fatto molto grave. Non si capisce su che basi si scelga fra uno e l’altro candidato». La Russu ha anche ricordato nei giorni scorsi di aver scritto alla commissione nazionale di garanzia . «Ci sono state gravi irregolarità nei congressi cittadini». Chiedendo, fra l’altro l’annullamento di alcuni congressi locali.

Ma a far rumore è anche e sopratutto il fatto che a Olbia alla fine sarebbe stato negato il tesseramento ad alcuni degli esponenti di punta della componente socialista, che appoggiano Visicale. Prima di tutto a Nardino Degortes, e anche al vicesindaco di Olbia Carlo Careddu. Una decisione assurda, quella presa dalla segreteria olbiese del Pd. Careddu è intervenuto in maniera durissima. «Il mio Partito, quello di cui sono stato il primo segretario provinciale e che rappresento nelle istituzioni , mi ha negato l'iscrizione e, dunque, il diritto di partecipazione democratica. Mi sarei macchiato, infatti – sottolinea – , di un grave crimine: ho pagato l'iscrizione per gli anni 2013 e 2014 con la carta prepagata della mia compagna di vita. Come me altri democratici, esclusi a tavolino perché iscritti con l'aiuto mio e di altri amici sempre con la modalità on line, vista l'impraticabilità del Pd locale. Eppure la Commissione di Garanzia nazionale aveva sentenziato che tutti gli iscritti on line al 1 ottobre 2014 potessero essere convalidati recandosi personalmente nella sede di via Roma. Invece, pur di escludere chi in questi anni ha contribuito a portare in alto le insegne del Pd, anche quando era scomodo farne parte, ricorre alle stanze romane, in barba alla invocata e mai praticata autonomia del Pd sardo. Il Pd locale, dovrebbe interloquire con forza con il Partito romano per risolvere, semmai, le gravi criticità del territorio. Invece prendo atto che la segreteria s'impegna solo ed esclusivamente per eliminare l'avversario di turno, specialmente quando ha dimostrato di avere il vero consenso, quello del corpo sociale e non delle "truppe cammellate", come è accaduto alle ultime elezioni regionali con la vittoria di Giuseppe Meloni. Ma chi mi vuole escludere dalla vita democratica della città e del Partito – conclude Careddu – sappia comunque che non batterò in ritirata ma, al contrario, che accetto con entusiasmo la sfida».

La ventilata (se ne saprà di più oggi durante il congresso olbiese del Pd) esclusione di 178 tessere, ha scatenato la reazione di alcuni sindaci del Pd, pronti ad autosospendersi dal partito. Un documento firmato dal sindaco di Loiri e consigliere regionale Giuseppe Meloni e sottoscritto anche dai sindaci Emiliano Deiana (Bortigiadas), Romeo Frediani (Tempio), Stefano Pisciottu ( Santa Teresa), Angelo Pittorru, (Sant'Antonio). «Manifestiamo forte disappunto verso la condotta della Segreteria del Pd di Olbia, volta ad escludere dal partito una sua componente ed esprimiamo piena solidarietà nei confronti del Vice Sindaco Carlo Careddu.Formuliamo anche la medesima solidarietà verso i tanti iscritti online di Olbia ai quali, con le più svariate motivazioni, si sta tentando di disconoscerne l'iscrizione, allo scopo di escludere gli stessi dai Congressi cittadino e provinciale in corso. Va ricordato, a chi finge di non saperlo, che il Pd è per regola statutaria un partito di "iscritti ed elettori", aperto che promuove, appunto, la partecipazione democratica. Non si può accettare che dirigenti, militanti storici e fondatori del medesimo, nonché rappresentanti nelle istituzioni, possano ricevere un trattamento simile. Giova ricordare che la posizione oltranzista proviene da una Segreteria rispetto alla quale, ancora oggi, si attende una decisione, a cura della Commissione regionale di garanzia, volta all'annullamento del relativo congresso istitutivo. Pertanto, annunciamo che nella sciagurata ipotesi in cui non dovesse essere garantita la partecipazione al voto ai 178 tesserati online del Circolo di Olbia, valuteranno, unitamente a tanti altri amministratori della provincia l'opportunità di una conseguente e dolorosa Autosospensione dal Pd».

In Primo Piano

Video

25 Aprile, a Cagliari un corteo di 20mila persone sfila per le vie della città

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative