La Nuova Sardegna

Olbia

Croce Azzurra, 30 anni di storia

Croce Azzurra, 30 anni di storia

Badesi, l’associazione festeggia l’anniversario e racconta la sua attività

12 ottobre 2014
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BADESI. Ha compiuto trent’anni l’associazione di volontariato “Croce Azzurra Badesi”.La festa per il trentesimo anniversario si è svolta qualche giorno fa. La sua fondazione risale al 16 marzo del 1984, quando un gruppo di giovani del paese, vista la totale mancanza di ambulanze nel territorio di Badesi, pensò di unirsi per dare un servizio alla comunità e al territorio. Il primo mezzo fu donato dalla “Croce Verde di Viddalba”, grazie all’interessamento di Gianni Migliori, presidente onorario della “Croce Azzurra”. L’attuale presidente della Croce è Gianluca Carbini. E da allora, i numeri sono diventati sempre più importanti e il lavoro è cresciuto sempre di più.

La media degli interventi annuali senza servizio infermieristico è di 300 all’anno. Quelli con mezzo infermieristico, invece, sono oltre 400. La “Croce Azzurra” dispone, attualmente, di tre ambulanze, tre moto d’acqua, un quad e una Fiat 16 di rappresentanza. Un’ambulanza (selettiva 525) in “convenzione attiva” offre una copertura oraria in h24. Se all’inizio della sua vita, l’associazione lavorava diverse ore al giorno, dal giugno del 2010, invece, l’orario di copertura del territorio è passato a 24 ore. Grazie, anche, ai soci che sono circa un’ottantina. Dal 2004, in collaborazione con la capitaneria di Porto e la Protezione Civile Regionale, è attivo sul litorale di Badesi, il servizio di “Salvamento a Mare”, provvisto di due moto d’acqua, sistema Sisb (sistema integrato salvamento balneare) e quad. Sempre dal 2004, il quad è stato convenzionato dal Suem 118 (servizio di salvamento a mare). Grazie alla “Croce Azzura”, Badesi è stato il primo centro costiero della Sardegna ad avere la postazione a mare del 118. Dal 2008 al 2012, il mezzo di base è stato affiancato, nel periodo estivo, da un mezzo infermieristico (India), che prevedeva la presenza di un infermiere professionale in aggiunta a due soccorritori. A causa della mancanza di fondi, il servizio è stato sospeso.

«Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti - dice il presidente Gianluca Carbini -– l’associazione ha lavorato e lavorerà sempre al servizio della gente». (s.d.)

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