La Nuova Sardegna

Olbia

Ville e piscine dissequestrate in Costa Smeralda, ricorso di Fiordalisi

Ville e piscine dissequestrate in Costa Smeralda, ricorso di Fiordalisi

Abusi edilizi, il procuratore di Tempio va in Cassazione contro la decisione del Tribunale del riesame

10 ottobre 2014
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OLBIA. Domenico Fiordalisi, il capo della Procura di Tempio Pausania, ha depositato in Cassazione un doppio ricorso contro il dissequestro di sei ville e sette piscine della hotel Romazzino, in Costa Smeralda, deciso dal Tribunale del riesame.

Fiordalisi contesta sia l’ordinanza del 2 ottobre scorso, con cui i giudici avevano ordinato il dissequestro, sia il provvedimento successivo, emesso il 6 ottobre dallo stesso Tribunale, con cui è stato corretto il testo senza che le parti siano state convocate in udienza, come previsto dagli articoli 127 e 130 del codice di procedura penale.

L’ordinanza di dissequestro del Tribunale del riesame era basata, sostanzialmente, sul presupposto che ville e piscine realizzate ex novo e finite nel mirino della magistratura non rientrassero all’interno della fascia inedificabile dei 300 metri dal mare. Un presupposto, quello addotto dai giudici, che contrasta con il contenuto di una relazione, allegata agli atti, in cui sono riportate le misurazioni effettuate dai consulenti della procura e che colloca all’interno della fascia protetta dei 300 metri dalla battiglia le opere realizzate nei dintorni della hotel.

La seconda ordinanza del 6 ottobre, contestata dal magistrato in quanto emessa al di fuori della udienza e senza il coinvolgimento delle parti, è servita a rettificare l’errore commesso in precedenza, ma non ha portato alla revoca del dissequestro. Da qui la richiesta alla Cassazione di annullare entrambi i provvedimenti del Tribunale del riesame di Tempio.

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