La Nuova Sardegna

Olbia

Don Saverio? Lo manda il Papa

Don Saverio? Lo manda il Papa

Nuovo parroco a Telti: il prelato argentino è stato ordinato da Bergoglio nel 1994

26 settembre 2014
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TELTI. Appare subito come un uomo umile. Di quelli disposti a passare le ore ad ascoltare chi bussa alla porta. Don Javier Aquino, per tutti don Saverio, è il nuovo parroco di Telti. Mercoledì ha ricevuto l’affettuoso abbraccio di tutta la parrocchia. E ieri mattina si è messo al lavoro. In paese, come è normale in questi casi, c’è una certa curiosità. Un interesse dilatato anche dall’origine e dalla storia del parroco. Don Javier è infatti argentino, di Buenos Aires, e nel 1994 è stato ordinato diacono proprio da Jorge Mario Bergoglio, l’attuale papa Francesco. E come il pontefice è originario del Piemonte. Una storia che ha immediatamente fatto il giro di tutte le case del paese. «Il papa è stato il mio vescovo a Buenos Aires, lo conosco personalmente da 20 anni» racconta quasi con timidezza don Javier, che guiderà Santa Vittoria e Santa Anatolia dopo la partenza in Ucraina di don Vladimiro Boyko. «Come era? Proprio come è adesso. Buono e misericordioso, ma anche molto deciso, attento e determinato – racconta don Javier, nato nel 1967 -. È vero che prendeva l’autobus. Gli spettava un’auto con l’autista, ma non l’ha mai adoperata. È una persona semplice, profonda e schietta». Don Javier, in Argentina, un periodo ha anche collaborato con il nuovo papa. Da lui ha pure ricevuto il “permesso” di andare in Italia. Ed è anche riuscito a salutarlo in Vaticano poco prima di partire per la Sardegna. Una storia che piace particolarmente ai teltesi. In occasione della visita di Francesco a Cagliari, un anno fa, numerose donne del paese avevano infatti realizzato una grande infiorata poi installata sul sagrato di Nostra Signora di Bonaria. Negli anni don Javier ha studiato ed esercitato la sua missione nel Lazio e un periodo anche a Sant’Antonio di Gallura. Conosce la realtà isolana e si dichiara pronto a cominciare il suo cammino. «Ho saputo che quella di Telti è una comunità accogliente, viva e anche giovane. Mi farà bene stare qui – commenta col sorriso -. Ho già visitato il paese prima che la nomina diventasse pubblica. Sono anche andato a San Bachisio». Don Javier è da poche ore a Telti e appare molto informato sulla vita paesana. «Qui facevano la sagra del mirto, ora è diventata qualcosa di più grande. È bello saper guardare verso il futuro – racconta -. E so anche che qui c’è un museo naturalistico. Per me è il massimo, a me piace la natura. Per questo vorrei pure curare un orticello». Poi ci sono le similitudini con la sua terra. «Qui nel nord Sardegna fanno le panadas – conclude -. Mi piacciono molto, perché sono simili alle empanadas argentine. Questa cosa mi fa sentire a casa». (d.b.)

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