La Nuova Sardegna

Olbia

Il tour delle auto storiche incanta tutta la provincia

Il tour delle auto storiche incanta tutta la provincia

Grande successo per l’evento «Gallura on the road» svoltosi nel fine settimana Le vetture hanno seguito il percorso turistico delle Strade del Vermentino

23 settembre 2014
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OLBIA. Tutte molto anziane ma ancora in forma smagliante. Le auto storiche hanno fatto il giro della Gallura come se niente fosse, per un totale di quasi 300 chilometri tra coste, colline e paesi con le braccia aperte. Il mega raduno ha sicuramente incantato l’ultimo weekend. Una lunghissima maratona tutta dedicata alle bellissime quattro ruote che portava il nome di «Gallura on the road». Un bel giro turistico sui percorsi della Strada del Vermentino organizzato nei dettagli dall’associazione Auotomoto d’epoca Sardegna, in collaborazione con Double tree by Hilton e Autoplus.

Il raduno. Gli organizzatori sono contentissimi. «Siamo soddisfatti, il tour è andato anche meglio del previsto – commenta Marcello Scano, delegato per la Gallura dell’associazione organizzatrice -. Anche le macchine più datate sono riuscite a terminare il giro. E poi gli equipaggi sono tutti rimasti molto contenti». Il «Gallura on the road» ha coinvolto 52 auto d’epoca e oltre 120 partecipanti, alcuni arrivati anche dalla Toscana e da Roma. Presenti tantissime auto: una Fiat 510 Torpedo del 1922, Balilla, Jaguar xk 120 e 150, Mg a A e B, Topolino, Lancia Aprilia, Ansaldo, Triumph. Nella giornata di sabato la carovana ha percorso 198 chilometri e ha toccato diversi centri, da Tempio a Luras, da Aglientu a Cannigione, mentre la base era Olbia. Domenica, invece, un giro più corto: 89 chilometri tra Olbia e Porto Cervo.

L’accoglienza. Il tour è stato accompagnato da un buon successo di pubblico. In alcuni paesi sono andate in scena delle piacevoli soste, come a Luras e ad Aglientu, con la partecipazione di sindaci in fascia tricolore e scolaresche schierate ai lati della strada. Domenica, invece, le auto d’epoca hanno sfilato lungo il centro olbiese e si sono fermate per qualche ora sul waterfront, per dare la possibilità a tutti di ammirare quei capolavori di altri tempi. In generale, comunque, l’accoglienza da parte di Olbia è risultata un pochino più fredda rispetto a quella di altri centri.

Turismo E futuro. Chi ha architettato il raduno ha pensato anche all’importanza dell’iniziativa dal punto di vista turistico. «Gli equipaggi sono rimasti folgorati dai panorami della Gallura, soprattutto quelli che venivano da fuori – commenta Marcello Scano -. Anche questo, insomma, è fare turismo. È una bella alternativa per far conoscere le tante bellezze del nostro territorio». Per questo si sta già pensando a una nuova edizione: «Vogliamo far crescere questo evento. Magari studieremo dei pacchetti per facilitare l’arrivo degli equipaggi dal Continente». (d.b.)

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