La Nuova Sardegna

Olbia

Il presidente di Meridiana: «I licenziamenti sono necessari»

Il presidente di Meridiana: «I licenziamenti sono necessari»

Olbia, nel consiglio comunale affollato di deputati, assessori regionali, lavoratori e famiglie è intervenuto Marco Rigotti per ribadire che la compagnia «non è in grado di farsi carico del personale in eccesso». Le dichiarazioni sono state accolte da fischi e insulti

22 settembre 2014
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OLBIA. «Meridiana non è in grado di farsi carico del personale in eccesso alla fine della procedura della cassa integrazione». Lo ha detto il presidente di Meridiana Marco Rigotti parlando in una infuocata assemblea nella sala del consiglio comunale di Olbia.

Il numero uno della compagnia aerea dell’Aga Khan è stato più volte interrotto e insultato dai dipendenti che manifestavano in occasione del consiglio comunale aperto al quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e gli assessori ai Trasporti e al Turismo Massimo Deiana e Francesco Morandi.

Rigotti ha comunque assicurato che Meridiana non chiuderà e manterrà la sede a Olbia anche se «sarà certo più piccola». Un gruppo di dipendenti per protesta ha infine abbandonato l’aula del consiglio comunale di Olbia mentre continuavano a volare insulti contro Rigotti.

Rigotti nel confermare la mobilità ha spiegato, però, che occorre trovare «la migliori soluzioni possibili per chi perderà il lavoro». Il presidente di Meridiana ha quindi ribadito che «prorogare la cig non è tecnicamente nè legalmente possibile» per cui «occorre »negoziare e trovare col governo ammortizzatori sociali idonei per un tempo adeguato».

Ancora: «L'Aga Khan ha fatto e sta facendo degli sforzi straordinari per sostenere in vita Meridiana, avendo investito 350 milioni di euro negli ultimi quattro anni. Ma questi sforzi non sono interminabili e il futuro dell'azienda può essere assicurato solo attraverso il suo ritorno a un equilibrio economico». Rigotti ha addebitato la crisi alla concorrenza sleale dei low cost.

Al consiglio comunale aperto convocato dal sindaco Gianni Giovannelli c’erano almeno 200 persone tra sindaci del territorio, assessori regionali, parlamentari, sindacati e lavoratori con famiglie al seguito. Tutti uniti nel dire no agli oltre 1.600 licenziamenti annunciati dalla compagnia aerea con l'avvio delle procedure di messa in mobilità.

In attesa del primo confronto domani a Roma al tavolo interministeriale, dalla Gallura arriva forte il messaggio di salvaguardare tutti i posti di lavoro perchè la Sardegna, già sfiancata dalla crisi, non può permettersi un'ulteriore emorragia di personale.

Il Pd con il deputato Giampiero Scanu spinge per la concessione di altri due anni di cassa integrazione e chiede il ritorno «alla legalità», tra gli applausi dei lavoratori che affollano la sala di Poltu Cuado. «Una procedura, la cig - spiega il parlamentare gallurese - che consentirebbe di raffreddare la vertenza per cercare nel frattempo possibili soluzioni con l'azionista».

In prima fila la Regione con gli assessori ai Trasporti e al Turismo, Massimo Deiana e Francesco Morandi, e il Consiglio con il presidente Gianfranco Ganau. L'amministrazione Pigliaru guarda con attenzione all'ingresso di nuovi soci in Meridiana. «Siamo pronti - annuncia Deiana - a facilitare percorsi di individuazione di partner internazionali che rafforzino la presenza di Meridiana in Sardegna, garantendo l'occupazione in questa grande azienda del settore».

Assessori concordi nel chiedere «il mantenimento di tutti i lavoratori all'interno del perimetro aziendale» con l'impegno, sottolinea Morandi, «a favorire con la massima flessibilità tutte le necessarie forme di sostegno a contratti di solidarietà».

«In ogni caso - chiarisce Deiana - insieme al Governo ci impegneremo a trovare, sulla scorta di quanto previsto per Alitalia, le più estese e favorevoli misure di tutela di quei lavoratori che malauguratamente dovessero essere estromessi dall'azienda».

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