La Nuova Sardegna

Olbia

La Maddalena, c’è da pagare anche la Tasi

La Maddalena, c’è da pagare anche la Tasi

Il Comune non azzera come promesso la tassa sui servizi indivisibili. E aumenta l’Imu da 0,86 a 0,91

19 settembre 2014
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LA MADDALENA. Non solo l’imposta sulla seconda casa sarà leggermente più cara. Gli isolani si troveranno a pagare anche la Tasi. La Maddalena è uno dei pochi comuni della Gallura costiera a non averla azzerata. Lo hanno fatto prima Palau, poi Arzachena e Olbia.

La Tasi, la tassa sui servizi indivisibili come l'illuminazione pubblica o la manutenzione stradale, dovrà essere pagata. La scadenza è fissata al 16 dicembre.

Svanisce l’impegno assunto dalla maggioranza di azzerare l'aliquota Tasi. La promessa, che risale al mese di giugno, non potrà essere mantenuta. Voci di corridoio raccontano dell’impossibilità per la maggioranza di riunire un numero di consiglieri sufficiente per convocare un Consiglio comunale valido (in termini di numero legale) entro il 10 settembre, termine perentorio entro il quale era possibile deliberare l'aliquota Tasi.

A tutti i Comuni inadempienti, cioè a tutti quelli che entro la data stabilita non hanno deliberato lo Stato impone una sorta di doppia sanzione: l'applicazione dell'aliquota base all'un per mille indistintamente per tutte le categorie di immobili (abitazione principale inclusa) e il pagamento, in una unica soluzione della tassa, entro il 16 dicembre. La Tasi si aggiunge in questo modo alle altre tasse che i cittadini dovranno pagare in questo anno di crisi. Alla ricerca di soldi freschi per rimpinguare le casse anoressiche, il Comune ha optato per un aumento dell’Imu sulla seconda casa di mezzo punto percentuale, passando dall'attuale 0,86 per mille allo 0,91. «Sembra proprio che la promessa fatta dall’assessore Nicola Gallinaro di azzerare l’aliquota Tasi – commenta il consigliere di minoranza Massimiliano Guccini – sia saltata. Ora tutti i possessori di prime case dovranno pagare la tassa sui servizi indivisibili». (a.n.)

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