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Olbia

La Cna: tassisti e noleggiatori, si deve subito avviare un riordino

La Cna: tassisti e noleggiatori, si deve subito avviare un riordino

Durante l’estate ritornano a galla i tanti problemi dei servizi pubblici di trasporto non di linea Massimo Bonacossa: manca l’informazione e il numero degli stalli non è adeguato alle licenze

18 settembre 2014
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OLBIA. Quella dei servizi pubblici di trasporto non di linea è materia spinosa. Una vera e propria croce per gli amministratori comunali, soprattutto durante l’estate quando le strade si trasformano in una giungla per tassisti, noleggiatori e bus turistici. Nella confusione generale si moltiplicano gli abusi. Alla fine protestano tutti e il servizio reso a cittadini e turisti non è all’altezza.

Per la Cna Gallura la materia della mobilità necessita un riordino. Si parte dalla normativa attuale (la legge 21 del 1992): i servizi taxi (concessione comunale per servizio pubblico da piazza) e i servizi ncc (autorizzazione comunale per noleggio con conducente o da rimessa) sono funzionali alle esigenze di mobilità dei cittadini residenti o fluttuanti di quelle comunità che rilasciano le concessioni e autorizzazioni. I tassisti e i noleggiatori svolgono un servizio distinto che deve essere riconoscibile da parte del cliente: i taxi devono avere gli stalli necessari affinché le licenze rilasciate possano agevolmente fare i turni previsti e devono stazionare solo nel proprio comune. «Significa – spiega Massimo Bonacossa, segretario della Cna Gallura – che se ad Olbia le licenze sono 45, il Comune deve dare la possibilità di un numero di stalli sufficiente a garantire la turnazione per tutti i taxi in tutti i luoghi dove è richiesta mobilità, altrimenti mi chiedo con quale programmazione sono state rilasciate le licenze».

Perr quanto riguarda i noleggiatori con conducente (gli ncc), vengono ingaggiati dal cliente per un servizio più specifico e duraturo partendo dalla loro rimessa situata nel proprio comune. «Per fare chiarezza al cliente, soprattutto turista sulla specificità di questi servizi, compresi quelli effettuati con bus turistici – aggiunge Bonacossa – sarebbe opportuno che nella stazione ferroviaria, in aeroporto, in stazione marittima e nei punti di informazione ci fossero ben visibili cartelli che indicano i servizi esistenti, il posto dove rintracciarli e le modalità del sevizio specifico. Purtroppo questo non avviene e allora si scatena una guerra all'ingaggio che non solo crea tensioni tra gli operatori, ma produce una cattiva immagine al turista».

«Se poi – aggiunge ancora il segretario della Cna Gallura – come risulterebbe, anche l'Aspo, cioè la società municipalizzata che gestisce il trasporto urbano, tende a fare concorrenza escludendo l'informazione sugli altri servizi esistenti, davvero allora possiamo apettarci di tutto».

Per il prossimo mese di ottobre la Cna Gallura ha in programma una iniziativa che tenterà di riportare al rispetto delle norme vigenti le varie questioni aperte sulla mobilità e sul trasporto pubblico non di linea. Una iniziative alla quale parteciperanno i dirigenti dei vari corpi di vigilanza (polizia locale, polizia stradale, carabinieri, guardia di finanza). «È il momento di fare ordine in un settore che pure ha regole e norme precise – conclude Massimo Bonacossa – altrimenti continueremo ad assistere a situazioni poco piacevoli».(m.b.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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